Non è sull’amore, e nemmeno sulla simpatia, che si basa la società, bensì sulla coscienza della solidarietà umana, fosse anche solo allo stato di istinto. Essa si basa sul riconoscimento inconscio della forza che dà a ciascuno la pratica del mutuo appoggio, della stretta dipendenza della felicità di ciascuno dalla felicità di tutti, e del senso di giustizia o di equità che porta l’individuo a considerare i diritti di ogni altro individuo come uguali ai propri. Su questa larga e necessaria base si sviluppano i sentimenti morali superiori.
Pëtr Kropotkin
Il potere del pensiero astratto ci ha condotto a considerare l’ambiente naturale -la trama della vita- come se consistesse di parti separate, che diversi gruppi di interesse possono sfruttare. Inoltre, abbiamo esteso questa visione frammentata alla società umana, dividendola in differenti nazioni, razze, gruppi politici e religiosi. Il fatto di credere che tutte queste parti -in noi stessi, nel nostro ambiente e nella nostra società- siano realmente separate ci ha alienato dalla Natura e dai nostri simili, e ci ha quindi sviliti. Per riconquistare la nostra piena natura umana, dobbiamo riconquistare l’esperienza della connessione con l’intera trama della vita. Questo riconnettersi, religio in latino, è la vera essenza del fondamento spirituale dell’ecologia profonda
Fritjof Capra, La rete della vita
Hai
gettato un’ombra bella e dura
sui miei giorni inquieti.
Intorno a essa
la luce è si fatta incredibilmente forte.
Mille
strade d’un tratto sono andate verso il mare.
Henrik Norbrandt, Mille strade
L’Occidente
e i Paesi del mondo ricco si sono presi tutto. L’Unione Europea, da
sola ha già comprato abbastanza dosi per vaccinare per due volte
l’intera popolazione del continente. Lo stesso vale per gli Stati
Uniti d’America, per il Regno Unito, per l’Australia e per il
Cile. Il Canada, addirittura, ha ordinato abbastanza vaccini per
vaccinare tutta la sua popolazione per cinque volte.
In Africa
la situazione è molto diversa. Secondo l’Organizzazione mondiale
della sanità, solo un quarto di tutti i Paesi africani ha la
disponibilità finanziaria per una campagna vaccinale adeguata. E
anche dove questa disponibilità esiste, ci sono difficoltà
logistiche enormi. Ad esempio, nessun Paese africano ha la
possibilità di gestire la catena logistica del vaccino Pfizer
Biontech, che dev’essere conservato a meno 80 gradi. E, per il
momento, ci sono siringhe abbastanza per vaccinare poco più di un
terzo della popolazione africana, così come manca il personale
sanitario necessario che inoculi materialmente il vaccino.
Le
previsioni più ottimistiche parlano di un 3% della popolazione
africana vaccinata entro marzo. E di un 20% della popolazione
vaccinata entro il 2021. Questo accadrà – se accadrà – perché
Russia e Cina hanno accettato di fornire dosi del loro vaccino a
diversi Paesi africani, a patto che la loro popolazione partecipi in
massa alla sperimentazione clinica. Succederà in Kenya, Sudafrica,
Marocco ed Egitto. Noi vi diamo il vaccino, se voi accettate di
diventare le nostre cavie. Non fa una piega.
E noi? Noi possiamo
voltare la testa dall’altra parte, come facciamo sempre. Possiamo
far finta che non sia un problema nostro, anche se sappiamo benissimo
che più il virus corre, più muta, e che prima o poi potrebbe
arrivare anche da noi una nuova mutazione resistente agli anticorpi.
E possiamo pure decidere di alzare muri ancora più alti contro gli
africani che ci portano le malattie che noi abbiamo portato loro,
negando loro ogni cura.
Però questa pandemia ci ha insegnato una cosa.
Che siamo tutti collegati,
Che se ne esce solo se se ne usciamo tutti.
E che ne usciamo tutti solo con la cooperazione e con la generosità.
Ecco perché il vaccino contro il Covid in Africa è un problema di tutti.
Guardate la vostra mano destra. Ora guardate la sinistra. Avvicinatele fino a farle toccare. Avete appena compiuto un viaggio straordinario, più lungo di qualsiasi spostamento che farete nella vostra vita. Con molta probabilità gli atomi che formano la mano destra provengono da luoghi distanti migliaia di anni luce da quelli che hanno generato la mano sinistra, forse persino da altre galassie. Per puro caso 4.6 miliardi di anni fa si sono aggregati per formare un pianeta chiamato Terra, situato in uno dei tanti vicoli della Galassia e illuminato da una stella comune chiamata Sole.
Dopo altri 4.6 miliardi di anni di storia quegli atomi hanno generato cellule, ossa, sangue, e queste due mani ora così vicine ma dalle origini tanto lontane. Se ogni atomo del nostro corpo potesse parlare racconterebbe la straordinaria storia di un Universo immenso, evolutosi fino al punto di concepire esseri in grado di ammirare la sua indescrivibile bellezza
Daniele Gasparri
E fissando lo sguardo nel mattatoio attraverso la porta spalancata disse: «Ecco là dentro Lei può vedere chiaramente le carni squartate, spaccate a colpi d’ascia. Naturalmente c’è ancora l’urlo, naturalmente! Tendendo l’orecchio Lei potrà ancora udire l’urlo! Lei continuerà a udire l’urlo, benché lo strumento che lo emetteva sia morto, da tempo spaccato, strappato, reciso. La corda vocale è già stata macellata ma l’urlo permane! È un fenomeno prodigioso constatare che la corda vocale è già stata strappata, spaccata, recisa, mentre l’urlo permane! Che continui ad esserci l’urlo. Anche quando tutte le corde vocali saranno state spaccate e recise, quando saranno morte tutte le corde vocali del mondo, tutte le corde vocali di tutti i mondi e tutte le possibilità di immaginarle, tutte le corde vocali di tutte le esistenze, ci sarà ancora l’urlo, continuerà ad esserci l’urlo, l’urlo non può venir squarciato, non può venir reciso, l’urlo è la sola cosa eterna, l’unico infinito,la sola cosa inestinguibile, la sola cosa sempiterna.
Thomas Bernhard, Gelo
Time
passed, turning everything into ice.
Under the ice, the future
stirred.
If you fell into it, you died.
It was a time
of
waiting, of suspended action.
I lived in the present, which
was
the part of future you could see.
The past floated
above my head,
like the sun and the moon, visible but never
reachable.
Il
tempo passò, trasformando tutto in ghiaccio.
Sotto il ghiaccio,
il futuro si agitava.
Se ci cadevi dentro, eri morto.
Era
un tempo
di attesa, di azione sospesa.
Vivevo nel presente,
che era
quella parte di futuro che potevi vedere.
Il
passato fluttuava sopra la mia testa,
come il sole e la luna,
visibili ma mai raggiungibili
Louise Glück
Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso della Lav e deciso che gli esperimenti sui macachi per il "progetto" chiamato Light up -che consiste nell'intervenire sul cervello dei poveri animali per creargli un'aerea di oscurità al fine di studiare la cecità- possono riprendere. A nulla sono valsi due anni di battaglie, giuridiche e non, manifestazioni, presidi, documenti sull'inevitabile sofferenza di questi esseri senzienti (...)
Purtroppo viviamo in un sistema radicalmente specista, cioè interamente basato sulla distinzione morale tra esseri umani e animali (anche se siamo animali pure noi) e dove il valore ontologico e giuridico dei primi conta più dei secondi.
Se non scardiniamo questa visione malata e oppressiva, non ci sarà mai speranza per gli altri animali; che continueranno a essere usati, vessati, oppressi, uccisi per i più biechi scopi.
Il sistema giuridico è figlio di questa visione specista.
Una sentenza favorevole ai macachi e quindi alla sospensione degli esperimenti avrebbe costituito un pericoloso precedente per la ricerca basata sugli animali: obsoleta ma ancora dogmatica e molto fruttifera per tante parti in gioco, tranne ovviamente per le vittime.(...)
Era una notte meravigliosa, una di quelle notti che possono esistere solo quando siamo giovani, caro lettore. Il cielo era così pieno di stelle, così luminoso, che a guardarlo veniva da chiedersi: è mai possibile che vi sia sotto questo cielo gente collerica e capricciosa?
Fëdor Dostoevskij, Notti bianche
Viganella si trova nella provincia di Verbano Cusio Ossola. Il villaggio è stato costruito sul versante di una montagna dove la luce del sole, da novembre a febbraio, non riesce ad arrivare.
Il sindaco del paese ha deciso di investire nella realizzazione di uno specchio che ha una superficie di 40 metri quadrati ed è posizionato ad un’altitudine di circa 1100 metri. Lo specchio è in grado di riflettere la luce solare in direzione della vallata nei mesi di buio ed è in grado di dirigere in tempo reale i raggi solari verso i luoghi prestabiliti; il funzionamento durante il giorno è regolato da un computer, durante la notte viene riposizionato in modo che al mattino possa ripartire nella posizione ottimale. Lo specchio durante l’inverno illumina il villaggio per 6 ore al giorno.
Ogni
mattina a Francoforte, in Germania, puoi vedere Jenny, un cavallo che
cammina da solo ogni giorno. Percorre lo stesso percorso da 14
anni, da quando il suo proprietario non può più
cavalcare. Le piace incontrare facce familiari lungo la strada, si
ferma e riceve delizie, carezze e affetto da loro.
La gente del
posto la tratta come una celebrità. Porta con sé un'iscrizione che
recita:
"Il mio nome è Jenny. Non sono scappata, sto solo
passeggiando ed i miei proprietari lo sanno. Grazie.”
La
polizia locale la conosce, non ci sono stati incidenti per 14 anni e
il veterinario del paese controlla regolarmente il cavallo per
mantenerlo in salute.
Un animale felice che vive in un paese
normale e dove gli animali hanno “voce in
capitolo”.
[Motherhood]
Se un pesce è la personificazione, l’essenza stessa del movimento dell’acqua, allora il gatto è diagramma e modello della leggerezza dell’aria.
Doris Lessing