giovedì 31 dicembre 2020

Fireworks

 

 


 

 

 

Discorso di fine anno

 






Questo paese

  







2020


 





Silhouettes

 

Lân Nguyen transforms photos of the sky into everyday objects and scenes using digital silhouettes

 








 

 

 

 

mercoledì 30 dicembre 2020

Vaccino

 

Sapete come vengono fatti i würstel di pollo che piacciono tanto ai vostri bambini? Si prendono le carcasse del pollo (dopo aver eliminato pelle, petto, cosce e collo) e si macinano in delle presse. Il composto viene poi filtrato per eliminare i residui ossei, ottenendo una poltiglia rosa a cui si aggiungono addensanti, conservanti, polifosfati. Il sapore? Viene dato da bagni di acqua aromatizzata e da spezie ed esaltatori dell’aroma.

Sapete perché la maionese industriale costa così poco e dura così tanto? Perché molto spesso contiene coloranti come il carotene E160a, aromi sintetici, gomma di xantano (uno stabilizzante), conservanti e antiossidanti.

Le chele di granchio che spesso trovate nei buffet, invece, non sono mica veramente di granchio! Si fanno un po’ come i würstel. Si prendono gli scarti industriali della lavorazione di altri alimenti (merluzzo, sgombro e via dicendo) e poi - per farli sembrare buoni - ci mettono zucchero, sali, polifosfati, conservanti e coloranti.

Le mele che prendete con tanta cura per i vostri figli, poi.
Vi siete mai chiesti come fanno ad essere così belle, fresche e sode anche dopo giorni? Facile. Spesso, nella frutticoltura tradizionale, sono irrorate con la molecola sintetica 1-metilciclopropen (1-MCP). Praticamente le innaffiano con un gas che blocca l’etilene, l’ormone che accelera la maturazione interrompendo il naturale processo di maturazione del frutto.
E vi siete mai chiesti perché sono così lucide?
Facile, ci passano sopra uno strato di cera.
Sì, avete capito bene.
Cera. Provate a lavarle con l’acqua calda. Potreste vedere una patina bianca che si scioglie…

Le caramelle gommose, così tenere da vedere?
Sono fatte con gelatina animale proveniente dagli scarti della macellazione.

I cereali da colazione? Per essere grossi e croccanti sottopongono il mais a processi chimici a base di soda caustica.

Potrei continuare per ore ad elencare tutto ciò che c’è di chimico e dannoso sulle nostre tavole, nelle nostre dispense, nei nostri frigoriferi. Alimenti cui ci siamo abituati, a cui ci siamo assuefatti, che mettiamo nel nostro organismo per giorni, mesi e anni. Alimenti che non ci vengono imposti da Bill Gates o Soros, ma che scegliamo appositamente. E di cui siamo contenti.

Alimenti su cui, magari, ci siamo mai nella vita interrogati.

Ma adesso venitemi a dire che non farete il vaccino contro il Covid perché non sapete cosa contiene, se avete le palle.

Fabrizio Delprete

 


 

 

martedì 29 dicembre 2020

lunedì 28 dicembre 2020

Birds

 













 

 

 

 

Night

 

                          Parigi, 1989. Ph. Guy Le Carrec

 

 

 

Chiesa a carico

 



 

 

 

 

domenica 27 dicembre 2020

  


 

 

 

 

sabato 26 dicembre 2020

Personalità Creativa

 

 

Incontro spesso persone dotate di un’ottima salute mentale ma sofferenti, a causa della patologia sociale in cui vivono immerse.
Nel corso degli anni ho individuato, dietro a tante richieste di aiuto, una struttura di personalità dotata di sensibilità, creatività, empatia e intuizione, che ho chiamato: Personalità Creativa.
In questi casi non si può parlare di cura (anche se, chi chiede una terapia, si sente patologico e domanda di essere curato) perché essere emotivamente sani in un mondo malato genera, inevitabilmente, un grande dolore e porta a sentirsi diversi ed emarginati.
Le persone che possiedono una Personalità Creativa sono capaci di amare, di sognare, di sperimentare, di giocare, di cambiare, di raggiungere i propri obiettivi e di formularne di nuovi.
Sono uomini e donne emotivamente sani, inscindibilmente connessi alla propria anima e in contatto con la sua verità.
Queste persone coltivano la certezza che la vita abbia un significato diverso per ciascuno e rispettano ogni essere vivente, sperimentando così una grande ricchezza di possibilità.
É gente che non ama la competizione, la sopraffazione e lo sfruttamento, perché scorge un pezzetto di sé in ogni cosa che esiste.
Gente che non riesce a sentirsi bene in mezzo alla sofferenza e incapace di costruire la propria fortuna sulla disgrazia di altri.
Gente che nella nostra società non va di moda, disposta a rinunciare per condividere.

Gente impopolare. Derisa dalla legge del più forte. Beffata dalla competizione.
Portatori di un sapere che non piace, non perdono di vista l’importanza di ciò che non ha forma e non si può toccare.
Sono queste le persone che possiedono una Personalità Creativa.
Persone ingiustamente ridicolizzate e incomprese in un mondo malato di arroganza, e che, spesso, si rivolgono agli psicologi chiedendo aiuto.

Ognuno di loro è orientato verso scelte diverse da quelle di sempre. E in genere hanno valori e priorità incomprensibili per la maggioranza.
Non seguono una religione, ma ascoltano con religiosa attenzione i dettami del proprio mondo interiore.

Sanno scherzare, senza prendere in giro.

Pagano di persona il prezzo delle proprie scelte e preferiscono perdere, pur di non barattare la dignità. Sono fatti così.
Poco ipnotizzabili. Poco omologabili. Poco assoggettabili. Persone che non fanno tendenza.

Forse. Gente poco normale, di questi tempi.

Gente con l’anima.

 Carla Sale Musio

 






venerdì 25 dicembre 2020

Il mondo è una pallina

 

Non fate come in America che danno il belletto ai morti
perché facciano figura nel salotto
un gattino che muore sulla sponda di un fosso
è la fine di una stella.
Un viaggio in capo al mondo
è niente paragonato al paralitico
che va dal letto alla sedia.
Teniamo acconto le razze dei pesci
teniamo acconto le molliche della vita.
Il mondo è delicato,
il mondo è una pallina che si increpa.
Teniamolo leggero,
teniamolo con la punta delle dita,
noi che siamo quelli
che dobbiamo morire.

Nino Pedretti, Il mondo è una pallina che si increpa

 


 

 

 

Have Yourself a Merry Little Christmas

 

 

 





 


 

 

 

giovedì 24 dicembre 2020

mercoledì 23 dicembre 2020

Mizzi

 


 

 

Double life

 

He is in the blue distance
He is getting nearer
She is in the blue distance
She is getting so clear
I don’t know where they came from
I don’t know how we got here
I just turned my back and suddenly you were here

 






Fuori

 


 

lunedì 21 dicembre 2020

Felinità

 

Soltanto il gatto lascia sulla sabbia o sul letto l'impronta totale del suo corpo addormentato. L'uomo non sa abbandonarsi alla forma del suo corpo, in modo da poter provare un abbandono totale.
Non conosce l'inerzia da cui il gatto trae la sua felinità, la sua vivacità, la sua crudeltà formale.
Non conosce questa elasticità mistica, la dissoluzione del corpo nelle sue diverse membra, che permette al gatto di cadere senza sfracellarsi al suolo.
Poiché ogni parte in sé è leggera, è la pesantezza dell'insieme che ci perde

Jean Baudrillard

 


 

 

 

domenica 20 dicembre 2020

Drawing

 


 

 

 

 

 

 

sabato 19 dicembre 2020

Esseri viventi

 

 C'è un albero presso il fiume e siamo stati a guardarlo giorno dopo giorno, per diverse settimane, all'approssimarsi dell'al­ba. Man mano che il sole sorge lentamente all'orizzonte, sopra gli alberi, questo albero speciale si fa tutto a un tratto dorato. Le foglie rilucono tutte di vita e, mentre lo si osserva, nel suc­cedersi delle ore, quell'albero, il cui nome non ha importanza - ciò che conta è quel bell'albero - pare che un valore straor­dinario si diffonda ovunque sulla terra, sopra il fiume. E, mentre il sole si leva un po' più in alto, le foglie cominciano a tremare, a danzare. E ogni ora sembra conferire a quell'albero una caratteristica diversa. Prima del sorgere del sole gli appar­tiene una cupezza calma, remota, piena di dignità. Sul far del giorno le foglie illuminate danzano, suscitando quella partico­lare sensazione di grande bellezza. A mezzogiorno la sua om­bra si è infittita e ci si può sedere protetti dal sole, senza mai sentirsi soli, con l'albero come compagno. Quando ci si siede, c'è un rapporto di profonda, costante sicurezza e una libertà che solo gli alberi possono conoscere.
Verso sera, quando i cieli occidentali sono illuminati dal sole che declina, l'albero si fa gradualmente cupo, oscuro, chiuden­dosi su se stesso. Il cielo è diventato rosso, giallo, verde, ma l'albero resta silenzioso, celato e riposa durante la notte.

Se si instaura un rapporto con esso, allora si ha un rapporto con il genere umano. Si è responsabili, in questo caso, di quell'albero e degli alberi del mondo. Ma se non si ha alcun rapporto con gli esseri viventi su questa terra, si può perdere qualunque rapporto si abbia con l'umanità, con gli esseri uma­ni. Non analizziamo mai in profondità il valore di un albero; non lo tocchiamo mai veramente, sentendone la solidità, la corteccia ruvida; né udiamo il suono che è parte di esso. Non il suono del vento tra le foglie, non la brezza di un mattino che le agita, bensì il suono suo proprio, il suono del tronco e quello muto delle radici. Si deve essere straordinariamente sensibili per udire il suono. Esso non è il chiasso del mondo, non il ru­more del chiacchierio della mente, non la volgarità delle di­spute e della guerra umane, bensì il suono in quanto parte dell'universo.

È strano che si abbia un rapporto così limitato con la natura, con gli insetti e con la rana saltellante, con il gufo che lancia i suoi richiami alla compagna, fra le colline. Non sembra mai che si abbia una sensibilità per tutti gli esseri viventi sulla ter­ra.
Se potessimo instaurare un rapporto profondo, duraturo con la natura, non uccideremmo mai un animale per il nostro appetito, non nuoceremmo mai, non vivisezioneremmo mai una scimmia, un cane, un porcellino d'India per il nostro vantag­gio. Troveremmo altre strade per sanare le nostre ferite, per guarire i nostri corpi. Ma la guarigione della mente è qualcosa di completamente diverso.
Tale guarigione si realizza gradualmente se si è con la natura, con quell'arancia sull'albero, con il filo d'erba che spinge attraverso il cemento e con le colline co­perte, celate dalle nubi.

J. Krishnamurti

 



 


 

 

venerdì 18 dicembre 2020

The mind I love

 

 


 

 

 

Blue raincoat

 

Yes, and thanks, for the trouble you took from her eyes
I thought it was there for good so I never tried

 

 




Vampyrella

 


 

 

 

Baia

 

Franco Fontana, Baia delle Zagare, 1970

 

 

 

lunedì 14 dicembre 2020

sabato 12 dicembre 2020