giovedì 30 luglio 2020

Esorcismi












A ognuno il suo



Proprio mentre negli Stati Uniti si superano le 150mila vittime da Covid, Trump difende ed elogia pubblicamente lei, la "dottoressa" Stella Immanuel, famosa per le seguenti teorie:
- il coronavirus può essere curato con l’idrossiclorochina (falso e pericoloso);
- il dna di alieni è usato nelle cure mediche;
- Washington è governata da spiriti rettili, metà umani metà extraterrestri;
- i problemi ginecologici come cisti e endometriosi sono causati dai rapporti sessuali onirici con demoni e streghe.
Bene.
Prima di scoppiare a ridere, però, ricordatevi che il capo del primo partito italiano -nonché ex ministro dell’interno alcolico- dice che la mascherina non serve, che il Covid non esiste più e che è tutto un gomplotto del Governo fatto per non farci votare.
E che siamo stati molto, ma molto fortunati a non avere lui -e la sua amica esorciccia- a guidare contromano il Paese in questa fase.
Ho finito.

Fabrizio Del Prete




 

mercoledì 29 luglio 2020

Performance



This amazing traditional performance showing the Buddha of Compassion, Kwan Yin, in her thousand arm form. Depicting this Buddha as having a thousand arms is meant to demonstrate a vast ability to help the suffering world. 





   

lunedì 27 luglio 2020

Need to do












Al di là dell'amore



Questi parlano come mangiano
e infatti mangiano molto male
Sono convinti che basti un tutorial
per costruire un’astronave
E fanno finta di non vedere
e fanno finta di non sapere
che si tratta di uomini
di donne e di uomini 

E mentre il mio cuore trabocca d'amore
lungo le spiagge c'è un sogno che muore



 
ma vedrai che andrà bene
andrà tutto bene
tu devi solo smetterla di gridare
e raccontare il mondo con parole nuove
supplicando chi viene dal mare
di tracciare di nuovo il confine
fra il bene ed il male

se davvero c'è ancora un confine
fra il bene ed il male



Need money














domenica 26 luglio 2020

Fichi



Sapevate che molti dei fichi che consumiamo possono ospitare una una vespa morta? Non ce ne siamo mai accorti perché in realtà l’animale viene decomposto attraverso un enzima, trasformandosi in proteine. Un meccanismo ben noto e affascinante.
I fichi che comunemente finiscono sulla nostra tavola non sono un frutto ma un fiore. Gli alberi non fioriscono come le mele e pesche ma i loro fiori sbocciano all’interno del baccello che successivamente matura nel prodotto che mangiamo. Ogni fiore produce quindi un singolo frutto, a guscio duro chiamato achene, che dà al fico lo scricchiolio che conosciamo. Il fico è formato da più acheni quindi quando ne mangiamo uno in realtà stiamo consumando più frutti.
Ma cosa c’entra la vespa? I fichi hanno una caratteristica unica. Visto che i fiori sbocciano internamente, hanno bisogno di un processo speciale per l’impollinazione. Non possono affidarsi semplicemente al vento o alle api per diffondere il loro polline ma a farlo deve essere una creatura specifica: la vespa del fico o Blastophaga psenes. Quest’ultimo non può sopravvivere senza la sua presenza e al tempo stesso la vespa non può vivere senza il fico, perché è lì che giace la sua larva. Un rapporto noto come mutualismo obbligato anche se è l’insetto a pagarne le conseguenze.

Il sistema Blastophaga-Fico

Il sistema Blastophaga-Ficus è strettamente specie-specifico: solo questo insetto è adatto a fecondare il fico e a permettergli la produzione di semi. E il fico è il solo albero adatto a permettere la vita dell’insetto.

La vespa femmina entra nel fico maschio per deporre le uova. Le ali e le antenne si staccano quando l’animale entra nello spazio angusto riservato dal fico. Una volta dentro, non ha via d’uscita. Spetta alle baby vespe continuare il ciclo di vita, scavando un tunnel per uscire dal fico. È la progenie femminile che compie il viaggio verso il mondo esterno, portando il polline con sé. 

Questo non significa che il fico contiene una carcassa di vespa. Esso infatti usa un enzima noto come ficina per ridurre l’animale in proteine, anche se non sempre riesce a farlo con l’intero esoscheletro. Quindi, tecnicamente può capitare che quando mordiamo un fico mangiamo anche le vespe o i loro resti.
Ma non tutti i fichi le contengono. Alcuni sono a maturazione “partenocarpia”, significa che non richiedono fecondazione.
Meccanismi affascinanti di Madre Natura.







Crepa









venerdì 24 luglio 2020

Sunflowers



Although popular culture has embraced the myth that sunflowers always follow the sun, this is inaccurate. Only young flowers “move” to face it throughout the day. Once they reach maturity, they stop sun-tracking—their blooms forever turned eastward.
Recent studies suggest that sunflowers share a common mechanism with human beings, circadian rhythms organized around a 24-hour day. Scientists hypothesize these circadian rhythms—behavioral changes associated with an internal clock—explain sun tracking in young blossoms.
Young blooms face east at dawn to meet the rising sun. Then, throughout the day, they slowly modulate west as the sun moves across the sky. Once it sets in the west, the plants spend the night slowly turning eastward to start the cycle again.
As sunflowers mature, this process comes to a halt. Overall growth slows, and the flower’s circadian clock reacts most intensely to the sun’s early morning rays than those later in the day. As a result, the blooms gradually stop tracking westward altogether.







giovedì 23 luglio 2020

Butterfly



Zaretis Itys
Questo lepidottero imita alla perfezione l'aspetto di una foglia secca, tanto che è davvero difficile distinguerlo da una foglia vera; l'imitazione è talmente realistica che comprende anche finti morsi e buchi nell'ala della farfalla. Vive in Sudamerica.




Amore che vai











domenica 19 luglio 2020

Throat singing



Huun-Huur-Tu (in lingua tuvana: Хүн Хүртү Khün Khürtü) è un gruppo musicale originario della repubblica di Tuva, appartenente alla Federazione Russa e situata al confine con la Mongolia.
Uno degli elementi distintivi della loro musica è l'utilizzo della tecnica del canto armonico (in inglese: throat singing), nel quale il cantante, sfruttando le risonanze che si creano nel tratto vocale che si trova tra le corde vocali e la bocca, emette contemporaneamente la nota e l'armonico relativo (detto anche ipertono, in inglese: overtone), il cui timbro può ricordare quello di un flauto.
Altro elemento peculiare è l'utilizzo, da parte del gruppo, di strumenti tradizionali come l'igil, il byzaanchi, il khomuz, il doshpuluur, il tuyug. 

(Wikipedia) 










Drop









L'Angelo necessario




Io sono l'Angelo della realtà,
intravisto un istante sulla soglia.
Non ho ala di cenere, né di oro stinto,
né tepore d'aureola mi riscalda.
Non mi seguono stelle in corteo,
in me racchiudo l'essere e il conoscere.
Sono uno come voi, e ciò che sono e so
per me come per voi, è la stessa cosa.
Eppure, io sono l'Angelo necessario della terra,
poiché chi vede me vede di nuovo
la terra, libera dai ceppi della mente, dura,
caparbia, e chi ascolta me ne ascolta il canto
monotono levarsi in liquide lentezze e affiorare
in sillabe d'acqua; come un significato
che si cerchi per ripetizioni approssimando.
O forse io sono soltanto una figura a metà,
intravista un istante, un'invenzione della mente,
un'apparizione tanto lieve all'apparenza
che basta che io volga le spalle,
ed eccomi presto, troppo presto, scomparso?

Wallace Stevens







Mare



Qualche anno fa -  non importa quando esattamente – avendo poco o nulla in tasca, e niente in particolare che riuscisse a interessarmi a terra, pensai di andarmene un po’ per mare, e vedere la parte equorea del mondo. E’ un modo che ho io di scacciare la tristezza, e regolare la circolazione. Ogni volta che mi ritrovo sulla bocca una smorfia amara; ogni volta che nell’anima ho un novembre umido e stillante; quando mi sorprendo a sostare senza volerlo davanti ai magazzini di casse da morto, o ad accodarmi a tutti i funerali che incontro; e soprattutto quando l’ipocondrio riesce a dominarmi tanto, che solo un robusto principio morale può impedirmi di uscire deciso per strada e mettermi metodicamente a gettare in terra il cappello alla gente, allora mi rendo conto che è tempo di mettermi in mare al più presto. (...)
Se soltanto lo sapessero, prima o poi quasi tutti nutrono, ciascuno a suo modo, su per giù gli stessi miei sentimenti per l’oceano.

Melville, Moby Dick 






sabato 18 luglio 2020









Consigli semplici



Per prima cosa attenzione al luogo,
un pensiero che viene in un bosco
è diverso da un pensiero che viene in ascensore.
Disertare le chiacchiere quanto più è possibile,
fanno sbiadire l'anima.
Essere entusiasti di se stessi, ogni tanto.
Procurarsi del tempo per visitare i dintorni.
Sentirsi in pericolo
e vivere sapendo che sei in pericolo.
Rivelarsi, sanguinare,
mostrare miserie non visibili a occhio nudo.
Badare alla propria lingua.
Capire che la questione non è farsi spazio
nel mondo, ma sentire
lo spirito che c'è in ogni spazio.

Franco Arminio






Angelus



    ... io e quelli come me aspettiamo miracoli...






venerdì 17 luglio 2020

Angelus Novus




C’è un quadro di Klee che s’intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che egli non può più chiuderle. Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo. Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta.

Walter Benjamin 









Mosaic



 Minotaur in Labyrinth, Roman mosaic at Conímbriga, Portugal

















giovedì 16 luglio 2020

Mattanza



252 innocenti esemplari di globicefalo e 35 di delfino bianco Atlantico sono stati massacrati ieri sera a Hvalba, dopo che i due pod sono stati intercettati al largo di Sandvik.
Questo è il primo massacro di Grindadrap (“caccia alle balene” in faroese) del 2020. E non avremmo mai voluto raccontarvelo.
"Con il mondo sull’orlo del crollo ecologico, mentre combattiamo una pandemia globale e affrontiamo un futuro incerto a causa di cambiamenti climatici imprevedibili, gli ignoranti e gli arroganti di questo territorio danese non lasciano che le realtà ecologiche rovinino la loro macabra ossessione per l’omicidio sadico. Il Grindadrap è un massacro rituale effettuato da un popolo che si sente in diritto di esercitare la propria fissazione sadica, compulsiva, con questo violento rilascio delle frustrazioni nella loro patetica vita", tuona il capitano di Sea Shepherd Paul Watson, che non usa mezzi termini per descrivere questa barbarie.
 https://www.greenme.it/











Dior / Garrone











martedì 14 luglio 2020

Falling Garden




Nel 2003 viene presentata l’ installazione Falling Garden, una collaborazione artistica di Gerda Steiner e Jörg Lenzlinger. Questa opera è stata creata per la 50a Biennale di Venezia e ospitata nella Chiesa di San Staë sul Canal Grande.
In questa chiesa barocca completamente bianca un letto al centro della navata è messo a disposizione dei visitatori per sdraiarsi o sedersi ad ammirare lo spettacolo sopra le loro teste.
Semi, fioriture naturali e artificiali, steli e fibre sono stati raccolti con cura dalla coppia di artisti nel corso di lunghi viaggi e assemblati in questo spazio dando vita a una flora delicata. 











 

La pazienza delle cose comuni



È una specie d’amore vero?
Come la tazza contiene il tè,
Come la sedia si regge gagliarda sulle quattro gambe,
Come il pavimento riceve la suola delle scarpe.
O le dita dei piedi. Come la pianta dei piedi conosce
dove si trova.
Stavo pensando alla pazienza
delle cose comuni, come i vestiti
che aspettano rispettosamente negli armadi.
E il sapone che si scioglie quietamente sui piatti,
e gli asciugamani che assorbono l’umidità
dalla pelle della schiena.
E l’amorevole ripetizione delle stelle.
E cosa, infine, è più generoso di una finestra? 
 
Pat Schneider








domenica 12 luglio 2020

Naufraghi



Huc pauci vestris adnavimus oris.
Quod genus hoc hominum?
quaeve hunc tam barbara morem
 permittit patria?
hospitio prohibemur harenae; 
bella cient primaque vetant consistere terra.
Si genus humanum et mortalia temnitis arma, 
at sperate deos memores fandi atque nefandi.

Qui, in pochi, arrivammo alle vostre spiagge.
Che razza di uomini è questa?
O quale patria così barbara permette
simile usanza?
ci negano il rifugio della sabbia;
ci dichiarano guerra e ci vietano di fermarci sulla terra più vicina.
Se disprezzate il genere umano e le armi degli uomini,
temete almeno gli Dei, memori del bene e del male.

Virgilio, Eneide, Libro I 538-543






venerdì 10 luglio 2020

giovedì 9 luglio 2020

mercoledì 8 luglio 2020

Sopravvissuti



Ormai quasi 85 anni fa due bombe atomiche vennero gettate su Hiroshima e Nagasaki. Morirono 90.000 persone; i sopravvissuti furono pochissimi. Scelsero di non usare la parola sopravvissuti per rispetto nei confronti delle persone che erano morte. Non volevano che venisse considerato un valore essere sopravvissuti e un dis-valore essere morti. Coniarono così una parola nuova, hibakusha, che si potrebbe tradurre con “coloro che sono sopravvissuti all’esplosione“. Non sopravvissero in molti ma la storia incredibile è come sopravvissero non solo le persone ma anche le piante. La pianta più vicina al luogo dell’esplosione che ha ripreso a germogliare è un salice piangente che si trovava a circa 500 metri dall’epicentro esplosivo. Altre piante si trovano a 1300 metri e portano le tracce e le ferite dell’esplosione. Un gruppo di piante che copriva la facciata di una scuola salvò 4 bambini, proteggendoli dagli effetti dell’esplosione. Ogni tanto i giapponesi vanno a salutare quelle piante –che sono state tutte identificate con dei cartelli– le abbracciano, le accarezzano oppure si siedono lì vicino per onorare questa forza della vita, nonostante tutto. Queste piante così amate vengono chiamate hibaku jumoku e i loro semi sono diffusi in tutto il Giappone come simboli della rinascita.
"Le piante sentono meglio degli animali. Perché gli animali, e noi tra loro, risolvono quasi tutto col movimento. Una pianta invece deve risolvere il problema, non può scappare"  Stefano Mancuso

Nicoletta Cinotti 









 

Spazio









Questo sentimento popolare








Morning










mercoledì 1 luglio 2020

Parte del tutto



In qualche modo anche noi in Occidente cominciamo a renderci conto che qualcosa non funziona nel nostro modo di comportarci con la natura. A volte abbiamo persino l'impressione che la nostra vantata civiltà, tutta fondata sulla ragione, sulla scienza e sul dominio di ciò che ci circonda, ci abbia portati in un vicolo cieco, ma tutto sommato pensiamo ancora che proprio la ragione e la scienza ci aiuteranno a uscirne. Così continuiamo imperterriti a tagliare foreste, inquinare fiumi, seccare laghi, spopolare oceani, allevare e massacrare ogni sorta di animali perché questo -ci dicono gli scienziati economisti- produce benessere. E col miraggio che più benessere vuol dire più felicità, investiamo tutte le nostre energie nel consumare, come se la vita fosse un eterno banchetto romano in cui si mangia e si vomita per poter rimangiare.
Quel che è sorprendente è che facciamo ormai tutto questo con grande naturalezza, ognuno convinto che quello è il suo diritto. Non ci sentiamo in alcun modo parte del tutto. Al contrario. Ognuno si vede come un'entità separata, a sé; ognuno si sente forte del proprio ingegno, delle proprie capacità e soprattutto della propria libertà. Ma è proprio questo sentirci liberi, disgiunti dal resto del mondo, a causarci un gran senso di solitudine e di tristezza. Diamo per scontato solo quel poco che abbiamo attorno e con questo limitato punto di vista non riusciamo a sentire la grandezza del resto di cui siamo pur parte.

Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra




The Attention Manifesto




 








Luglio