Per me la fotografia è arte dell’osservazione. Si tratta di trovare qualcosa di interessante in un luogo ordinario. Ho scoperto che ciò ha poco a che fare con le cose che osservi e tutto a che fare con il modo in cui tu le vedi.
Non mi interessano i paesaggi ma la gente. Voglio che la gente reagisca alle mie foto emotivamente e non cerebralmente. Non mi importa se dopo le mie foto vengono analizzate, ma voglio che prima ci sia un contatto emotivo.
I cani, «sono un soggetto facile. I cani sono dappertutto, si mettono in posa volentieri e non devi fargli firmare la liberatoria».