Mi mancherai molto...
domenica 28 agosto 2011
sabato 27 agosto 2011
martedì 23 agosto 2011
domenica 21 agosto 2011
Libri
No, mi creda, i libri scritti per pura bontà sono rarissimi. Sono opere che si creano in abiezione e in solitudine, ben sapendo che dopo averle scagliate in faccia al mondo si sarà ancora più soli e abietti. E’ normale, la principale caratteristica della gentilezza disinteressata è di essere irriconoscibile, inconoscibile, invisibile, insospettabile, perché un beneficio che dica il suo nome non è mai disinteressato.
(Nothomb, Igiene dell’assassino)
Leggo un sacco di libri di guerra e di gialli e via discorrendo, ma non è che mi lascino proprio senza fiato. Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira. Non succede spesso, però.
(Salinger, Holden)
Quante volte ho domandato a persone intelligenti: 'Questo libro vi ha cambiato?' E mi hanno guardato, gli occhi sgranati, con l'aria di dire: 'Perché avrebbe dovuto cambiarmi?'
(Igiene dell’assassino)
sabato 20 agosto 2011
mercoledì 17 agosto 2011
Morning has broken
Morning has broken, like the first morning
Blackbird has spoken, like the first bird
Praise for the singing, praise for the morning
Praise for the springing fresh from the world
Blackbird has spoken, like the first bird
Praise for the singing, praise for the morning
Praise for the springing fresh from the world
domenica 14 agosto 2011
Dio?
Dio? Dice lei con dolore e ironia nella voce. Se esistesse andrebbe licenziato per giusta causa, incapacità, assenteismo, e poi giustiziato per crudeltà, bruciato per eresia contro le verità che lui stesso ha proclamato.
Già fatto, dico io. Già frustato, crocifisso, ucciso, e sepolto.
Ma pretende l’esistenza, risponde lei, e si sazia feroce dei desideri che ci incidono il cuore.
Già fatto, dico io. Già frustato, crocifisso, ucciso, e sepolto.
Ma pretende l’esistenza, risponde lei, e si sazia feroce dei desideri che ci incidono il cuore.
sabato 6 agosto 2011
Adamsberg, 3
Adamsberg era esposto a tutti i venti come un capanno di legno, il cervello all'aria aperta (…) era come se tutto quello che gli entrava dalle orecchie, dagli occhi o dal naso, che fosse fumo, colore, fruscio di carte, facesse una corrente d'aria sui suoi pensieri impedendo loro di prendere corpo. Questo qui, si disse Danglard, è attento a tutto, quindi non presta attenzione a niente.
Adamsberg camminò fino a sera. Era l'unico modo che aveva trovato per fare una cernita dei propri pensieri. Come se grazie al movimento del camminare i pensieri venissero sballottati quasi fossero particelle in un liquido. Finché le più pesanti non cadevano sul fondo e le più fini rimanevano in superficie.
Alla fine non ne ricavava conclusioni definitive ma un quadro decantato delle sue idee, organizzate per ordine di gravità.
Alla fine non ne ricavava conclusioni definitive ma un quadro decantato delle sue idee, organizzate per ordine di gravità.
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