C’è una cosa che è
difficile raccontare, di questa città, ed è il rumore. C’è solo qui, sapete,
questo rumore; non ne troverete traccia in altre città, anche se ugualmente
antiche e identicamente affollate. Certo, se siete di qui con questo rumore in
petto ci siete nati, e quindi lo riconoscerete più facilmente. In realtà è
impossibile non sentirlo. Questo rumore, che muove e smuove sotto la superficie
della coscienza e pervade anima e mente, è l’eterna canzone che la città canta
ai propri figli. E loro sono obbligati per sempre a restituirne il suono. Se
darete a un figlio di questa città uno strumento che cattura la luce, lui vi
restituirà quella stessa canzone nei mille frammenti in cui la saprà
scomporre; e più egli sarà geniale, più sarà completa la visione di quella
canzone.
Nessun commento:
Posta un commento