L’importante è che le disposizioni particolari che mi vado lentamente scoprendo quaggiù non mi distraggano dalla ricerca di una disposizione generale che mi sarebbe peculiare e che non mi è data.
Al di là delle inclinazioni di ogni genere che riconosco in me, delle affinità che sento, delle attrazioni che subisco, dei fatti che mi succedono e che succedono solo a me, al di là dei tanti gesti che mi vedo compiere e di certe emozioni che solo io provo, mi sforzo, di fronte agli altri uomini, di capire in che cosa consista, se non da che cosa dipenda, la mia differenza.
Non è forse nell’esatta misura in cui prenderò coscienza di questa differenza che saprò rivelare a me stesso ciò che fra tutti gli altri sono venuto a fare in questo mondo e di quale messaggio unico sono latore, per non poter rispondere della sua sorte che con la mia testa?
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