domenica 21 giugno 2015

Cose


Ci sono molte cose di cui non comprendiamo l’inutilità se non quando cominciano a mancarci. Noi le usavamo non perchè fossero necessarie, ma perchè le avevamo. Quante cose ci procuriamo solo perchè vediamo che altri se le sono procurate e ormai ce l’hanno tutti! Una delle cause delle nostre miserie è che noi viviamo seguendo l’esempio altrui e, invece di regolarci secondo ragione, ci lasciamo trascinare dalla consuetudine. Se fossero pochi a fare una cosa, noi non avremmo voglia di imitarli; ma una volta che si è generalizzata una moda la seguiamo, nella convinzione che una cosa diventi onorevole se è fatta da molte persone. Così per noi l’errore prende il posto dell’azione retta quando è diventato l’errore di tutti. 

 
Oh..quanto gioverebbe a certe persone se potessero allontanarsi da sè. In realtà sono oppresse da se stesse, si angustiano, si danneggiano, si sgomentano. Che giova attraversare i mari e andare di città in città? Se vuoi sfuggire ai mali che ti assillano, non devi andare in un altro luogo; devi essere un altro uomo. Immagina di essere andato ad Atene o a Rodi: scegli una città a tuo piacere. Che importa quali siano le usanze del luogo? Tu vi porti le tue. Se per te il denaro è un bene, sarai torturato dalla povertà peggiore di tutte, la povertà immaginaria. Infatti, per quanto denaro tu abbia, se qualcuno possiede più di te, crederai che sia stato tolto a te tutto quello che l’altro ha in più… se l’anima non è serena non si fida, neppure quando sta al sicuro, poichè una volta che si è lasciata prendere da questa paura irragionevole, non è più capace di vivere tranquilla. Essa non schiva i pericoli, ma li fugge. Ora, chi volge le spalle è più esposto ai pericoli.
 
Seneca, Lettere a Lucilio

 

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