venerdì 11 settembre 2015

Ricordare l' 11 settembre




September 11, 1973: U.S.-backed military coup in Chile overthrows the elected socialist government of Salvador Allende. At least 60,000 people were killed in the ensuing fascist terror under General Augusto Pinochet.September 11, 1973: U.S.-backed military coup in Chile overthrows the elected socialist government of Salvador Allende. At least 60,000 people were killed in the ensuing fascist terror under General Augusto Pinochet.

ESTADIO DE CHILE

Siamo in cinquemila, qui,
In questa piccola parte della città.
Siamo in cinquemila.
Quanti siamo, in totale,
Nelle città di tutto il paese?
Solo qui
Diecimila mani che seminano
E fanno marciare le fabbriche.
Quanta umanità
In preda alla fame, al freddo, alla paura, al dolore,
Alla pressione morale, al terrore, alla pazzia.

Sei dei nostri si son per
si
Nello spazio stellare.
Uno morto, uno colpito come non avevo mai creduto
Si potesse colpire un essere umano.
Gli altri quattro hanno voluto togliersi
Tutte le paure
Uno saltando nel vuoto,
Un altro sbattendo la testa contro un muro,
Ma tutti con lo sguardo fisso alla morte.
Che spavento fa il volto del fascismo!
Portano a termine i loro piani con precisione professionale
E non gl'importa di nulla.
Il sangue, per loro, son medaglie.
La strage è un atto di eroismo.
È questo il mondo che hai creato, mio Dio?
Per tutto questo i tuoi sette giorni di riposo e di lavoro?
Tra queste quattro mura c'è solo un numero
Che non aumenta.
Che, lentamente, vorrà ancor più la morte.

Ma all'improvviso mi colpisce la coscienza
E vedo questa marea muta
E vedo il pulsare delle macchine
E i militari che mostrano il loro volto di matrona
Pieno di dolcezza.
E il Messico, Cuba e il mondo?
Che urlino questa ignominia!
Siamo diecimila mani
In meno che producono.
Quanti saremo in tutta la patria?
Il sangue del Compagno Presidente
Colpisce più forte che le bombe e le mitraglia.
Così colpirà di nuovo il nostro pugno.

Canto, che cattivo sapore hai
Quando devo cantar la paura.
Paura come quella che vivo,
Come quella che muoio, paura.
Di vedermi fra tanti e tanti
momenti di infinito
in cui il silenzio e il grido
sono i fini di questo canto.
Ciò che ho sentito e che sento
Farà sbocciare il momento.

 Testo di Víctor Jara
23 settembre 1973 

L'11 settembre 1973 Víctor Jara fu arrestato dai militari fascisti di Pinochet. La maggior parte dei prigionieri politici vennero rinchiusi nel grande Estadio Nacional; altri in un piccolo complesso sportivo detto "Estadio Chile". Víctor Jara vi rimase e vi fu assassinato. Con mezzi di fortuna, continuò a comporre canzoni e poesie; questa è la sua ultima. Gli furono prima spezzate le mani in mezzo alle grida di scherno dei militari, poi gli furono tagliate. Fu poi ucciso. Gli fu trovato in tasca dalla moglie venuta a riprendere il cadavere un foglietto con questa canzone, recante la data del 23 settembre 1973; questa è probabilmente la data della sua morte.






 

Nessun commento:

Posta un commento