domenica 30 gennaio 2011

venerdì 28 gennaio 2011

Leggere (3)


La lettura ha un aspetto ambiguo: è possessiva. … il libro letto non è un oggetto realmente distinto da me stesso … esso è  me e non me.
… …   tutti i libri sono, in grado minore, delle not-me possession: non me ne separo volentieri, vorrei sempre averli addosso. 
Perciò mi dispiace darli ad altri, non solo prestarli… ma persino darne i titoli. Non vorrei consigliare a nessuno un libro che amo: se lo amasse, mi darebbe fastidio perché me ne spossesserebbe un poco, ma se lo amasse e me lo dicesse – e se, per complicare ancora la situazione, io amassi l’altro – ciò sarebbe molto più grave. 
Il libro rischierebbe di svalutarsi, e io di perdere uno degli oggetti che mi compongono; certo sceglierei: o il libro o l’amico. 
Da ciò discende inoltre la difficoltà a offrire un libro, tanto più se lo si ama o se si ama colui al quale l’offriamo. Lettura e transfert sono due cose delicate da mescolare” 

(Barthes/Compagnon)    
Inviare un libro a qualcuno è commettere un'effrazione, è una violazione di domicilio. Vuol dire invadere la sua solitudine, quello che egli ha di più sacro, vuol dire obbligarlo a rinunciare a se stesso per pensare ai tuoi pensieri. (E. M. Cioran) 
                                                                                    

giovedì 27 gennaio 2011

Polpi

È considerato uno degli invertebrati più intelligenti; è stato per esempio dimostrato che il polpo comune ha la capacità di apprendere se sottoposto a test di apprendimento per associazione e osservando gli altri della sua specie, capacità che era stata dimostrata solo su alcuni mammiferi. Quest'ultima evidenza è alquanto sorprendente poiché, essendo il polpo un animale fortemente solitario, sembrerebbe ingiustificato un comportamento simile, tipico di animali con rapporti sociali.
Una volta pescato è in grado di guadagnarsi la libertà uscendo per i boccaporti delle navi. Sottoposto a test durante i quali gli è stata somministrata una preda rinchiusa in un barattolo, il polpo ha dimostrato di essere in grado di aprire il barattolo per raggiungere il cibo…
(da Wikipedia)

mercoledì 26 gennaio 2011

Scarpe


Sotto al sole non c'e' persona piu' infelice del feticista che brama una scarpa da donna e deve accontentarsi di una femmina intera.
(Karl Kraus)


martedì 25 gennaio 2011

Tempo



Non so cos’è il tempo. Non so quale è la sua vera misura, ammesso che ne abbia una.
So che la misura dell’orologio è falsa: divide il tempo in modo spaziale, dal di fuori. Quella delle emozioni è falsa anch’essa, lo so: non divide il tempo, ma la sensazione di esso. La misura dei sogni è sbagliata; li sfioriamo col tempo, a volte lungamente, altre volte in fretta, e ciò che viviamo è frettoloso o lento secondo un decorso di cui ignoro la natura.
A volte ho l’impressione che tutto sia falso, e che il tempo non sia altro che una cornice per inquadrare ciò che gli è estraneo. 
Quando ripenso al mio passato, i tempi sono disposti in livelli e piani assurdi, e io, in un certo giorno del mio solenne quindicesimo anno di età, sono più giovane di quando ero un bambino seduto fra i giocattoli.
La coscienza mi si confonde se penso a queste cose. So che c’è un errore, ma non so dove. È come se assistessi a un numero di illusionismo durante il quale so di essere ingannato, ma non capisco la tecnica o la meccanica dell’inganno.
… …
Ma che cosa è mai questo, che ci misura senza misura e ci uccide senza essere? Ed è in questi momenti in cui non so nemmeno se il tempo esiste, che lo sento come fosse una persona, e ho voglia di dormire.

 (F. Pessoa)
 

Pessoa


Niente mi soddisfa, niente mi consola, tutto (che sia esistito o meno) mi sazia. Non voglio avere un’anima e non voglio abdicare a essa.
Desidero ciò che non desidero e abdico a ciò che non ho. Non posso essere niente e non posso essere tutto: sono il ponte di passaggio fra ciò che non ho e ciò che non voglio.
  




domenica 23 gennaio 2011

Sms

È sempre così che succede con i messaggini: ti danno l’illusione di poter disporre del tempo necessario a fare la tua mossa prevedendo la reazione che susciterai, e invece non è vero. 
In quei frangenti ti senti tutto strategico, ma sei semplicemente impulsivo in un altro modo.
Io, quando polemizzo via sms, non faccio che pestare merde. 
E avendole pestate per iscritto, mi rimangono come prova documentale a carico.

Ma io non sono emotivamente attendibile. Sono uno dalla rabbia labile, cui basta pochissimo per riconoscere le ragioni della parte avversa, specie se la parte avversa è la mia donna.
Per dirla in altri termini, soffro di capitolazione precoce. 
Chissà che non sia questa mia tendenza a capitolare così presto la causa principale degli sfaceli sentimentali in cui periodicamente mi caccio.

(Diego De Silva, Mia suocera beve)


giovedì 20 gennaio 2011

Fumo





Una sigaretta è il prototipo perfetto del piacere perfetto.
È squisita e lascia insoddisfatti.


(O. Wilde)

martedì 18 gennaio 2011

lunedì 17 gennaio 2011

Progresso



Il Progresso da lontano (Tiromancino)



Ho provato ad immaginare il progresso
Come una grande anima malata
Una enorme concatenazione di cause ed effetti
Grandi numeri e probabilità infinitesimali

Come certe albe di Roma
La cui luce elenca piano gli alberi
Così la linea del progresso si espande
Trasformando i colori delle cose in uno solo,
il bianco

Ho provato ad immaginare il progresso
Come masse di uomini che si spostano
Rincorrendo equilibri impossibili
Mescolando il colore di una bandiera
Con il rumore elettrico di un fast food
Io confondo il bene con i beni
E mi disperdo la coscienza in sensi unici

Guarderò il progresso da lontano
Per esserne affascinato e non coinvolto fino in fondo
Non vedo un altro modo per salvare l’entusiasmo
In questo mondo
Dove ognuno tende ad inseguire
Solo l’ideale di se stesso
Moltiplicando il senso del potere
Ricercando il compromesso

Eppure noi viviamo nel progresso
Lo utilizziamo per ascoltarci
Per accomodarci, per salvare l’entusiasmo
E lo fraintendiamo con la cultura dell’immagine
del corpo, dell’apparenza

Ne occupiamo le frequenze,
e ci serviamo di certe sue estensioni
fino a rimanerne abbronzati
perchè può sostituire anche la luce del sole
e la ricerca di un Dio

Così, d’istinto, cerchiamo protezione
E poniamo distanze tra l’ideale di noi stessi
E tutto il diverso
Moltiplicando il senso del potere,
ricercando il compromesso.

Guarderò il progresso da lontano
Per esserne affascinato e non coinvolto fino in fondo
Non vedo un altro modo per salvare l’entusiasmo

In questo mondo
Dove ognuno tende ad inseguire
Solo l’ideale di se stesso
Moltiplicando il senso del potere
Ricercando il compromesso


Mi piace immaginare un altro punto dell’universo
Opposto al nostro
Dove un uomo divaga sul progresso del suo mondo
Da una finestra ricavata
In mezzo a una metropoli







sabato 15 gennaio 2011

Alessandro Bergonzoni


A mio modesto parere, che peraltro condivido….


 Mi sono iscritto ad un concorso di colpa, ma non ho vinto niente perche' non c'entravo.

La prima volta che ho visto un piatto di spaghetti, pensavo fosse una versione impegnativa dello shangai.

 Pioveva sui nostri corpi spogliati, un vero nudifragio.
 
 Mettemmo avanti le lancette dell'orologio. Cosi', per ingannare il tempo…

"Prepariamoci un arrosto cardiaco". "Dobbiamo prima trovare un bue infartuato".

 Io ero nel classico periodo in cui guardavo un uovo e chiedevo: chi sei tu? Ne' carne ne' pesce…

Basta! Chi s'e' visto s'e' visto, io mi sono rotto! Disse lo specchio appena schiantatosi a terra.

Se ne ando' sbattendo la porta e sbraitando: "Non c'e' piu' religione!". Qualcuno disse: "Allora andremo a casa un'ora prima!".

Se tornassi a nascere cosa farei? Una gran festa per la resurrezione!

Secondo me per fare bene il proprio lavoro bisogna esserci portati, certo che se non si hanno mezzi di locomozione bisogna anche essere venuti a prendere

Non sempre chi si ferma è perduto: alle volte è semplicemente arrivato





venerdì 14 gennaio 2011

Erri De Luca


Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.










mercoledì 12 gennaio 2011

martedì 11 gennaio 2011

Il Koan della vera via

 La via cos'è? 

Joshu chiese [al suo maestro] Nansen: "La via, cos'è?"     
Nansen disse: "È la mente Quotidiana".
Joshu disse:"Bisogna mirare ad essa, non è vero?".
Nansen: "Nel momento in cui miri a qualcosa, l'hai già persa".
Joshu: "Se non miro ad essa, come posso conoscere la Via?"
Nansen: "La Via non ha nulla a che fare col 'conoscere' o col non 'conoscere'.
Conoscere è solo percepire ciecamente.
Non conoscere è solo assenza di percezioni.
Se hai raggiunto la via a cui non si può mirare, è come lo spazio: un vuoto assolutamente limpido. Non puoi forzarla nell'uno o nell'altro modo".
In quel momento Joshu si risvegliò al significato profondo. 

La sua mente fu come la Limpida luna piena.


Un uomo va alla conoscenza come va alla guerra, vigile, con timore, con rispetto e con assoluta sicurezza. Andare alla conoscenza o andare alla guerra in qualsiasi altro modo è un errore, e chiunque lo fa vivrà per rimpiangere i suoi passi.

(Castaneda- Don Juan)


lunedì 10 gennaio 2011

Amicizia

Quando si sta tentando di fare qualcosa al di là delle proprie capacità note, è inutile cercare l’ approvazione degli amici. 
Gli amici sono soprattutto utili nei momenti di sconfitta. Allora, o ti mancano completamente, o superano se stessi. La sofferenza è il grande legame… la sofferenza e la disgrazia. 
Ma quando metti alla prova le tue capacità, quando stai cercando di fare qualcosa di nuovo, il migliore amico tende a dimostrarsi un traditore… Egli crede in te soltanto per quanto ti conosce; la possibilità che tu sia più grande di quanto sembri è sconvolgente, perché l’ amicizia si basa sulla reciprocità.

(H. Miller)


giovedì 6 gennaio 2011

mercoledì 5 gennaio 2011

Cioran

Come meditare se dobbiamo ricondurre tutto a un individuo… supremo? Con dei salmi, con delle preghiere non si cerca nulla, non si scopre nulla. È per pigrizia che si personifica la divinità e la si implora.  … Il concetto inizia dove l’Olimpo finisce. Pensare significa smettere di venerare, significa levarsi contro il mistero e proclamarne il fallimento.

martedì 4 gennaio 2011

Scrivere / 1



Scrivere è sempre nascondere qualche cosa in modo che poi venga scoperto.
(Italo Calvino)
Bisognerebbe scrivere ogni volta come si scrivesse per la prima e per l'ultima volta. Dire quanto sarebbe giusto per un congedo e dirlo così bene come per un debutto.

Ci sono due specie di scrittori. Quelli che lo sono e quelli che non lo sono.
(K. Kraus)

Non si scrive perché si ha qualcosa da dire, ma perché si ha voglia di dire qualcosa.   (E. Cioran)

 


Leggere (1)

Da ragazzo non facevo che leggere. Quello che leggevo diventava per me una seconda natura. Cominciai a leggere perché la vita mi diceva di no; la lettura invece aveva la bontà di dire di sì alle mie inclinazioni ed al mio carattere.
(R. Walser)


lunedì 3 gennaio 2011