Ogni storia d'amore è una storia di fantasmi.
(DFW)
... il solo amore davvero umano è un amore immaginario,
che si insegue per tutta la vita, che generalmente trova origine nell'essere
amato ma che presto non ne avrà più né le proporzioni, né la forma palpabile,
né la voce, per diventare una vera creazione, un'immagine senza realtà. Allora
non bisogna assolutamente cercare di far coincidere questa immagine con
l'essere che l' ha suscitata e che è solo un pover' uomo, o una povera donna,
molto in difficoltà col suo inconscio. Dobbiamo gratificarci con quell'amore,
con ciò che crediamo sia e non è, con il desiderio e non con la conoscenza.
Dobbiamo chiudere gli occhi e fuggire la realtà. Ricreare il mondo degli dèi,
della poesia e dell'arte...
Laborit, Elogio della fuga
Vogliamo che la persona che
amiamo ci dica d’essersi innamorata di noi perché un giorno, senza neanche
pensarci, l’abbiamo toccata in un punto in cui non sapeva di essere sensibile,
come certe carezze che arrivano molto in fondo per conto loro. «Ti amo perché
ti gratti il polso in quel modo tutto tuo», questo per esempio vorremmo
sentire, piuttosto che: «Ti amo perché sei generoso e affidabile». C’innamoriamo
di minuzie, di riflessi in cui vediamo l’altra persona come pensiamo che
nessuno l’abbia mai vista e mai la potrà vedere, e custodiamo questi attimi di
unicità in forma d’immagine, anche se negli anni sbiadisce; ma è a
quell’immagine che chiediamo aiuto quando il nostro sentimento vacilla e
dubitiamo di amare, allora la richiamiamo, e ci basta (quando ancora l’immagine
è viva) ritrovare quel modo di bere a canna, tenendo la bottiglia distante
dalle labbra, perché l’amore torni a insinuarsi e si riaccenda, rimettendo a
posto le cose, disponendole intorno a noi nell’ordine rassicurante in cui ci
siamo abituati a vivere, e ci lasci dove siamo, reprimendo di schianto i
progetti di fuga a cui avevamo già cominciato a lavorare.
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