È questo il difetto delle
parole. Stabiliamo che non c’è altro mezzo d’intenderci e di spiegarci, e
finiamo con lo scoprire che restiamo a metà della spiegazione e così lontani
dal comprenderci che sarebbe stato molto meglio lasciare agli occhi e al gesto
il loro peso di silenzio. Forse anche il gesto è un di più. In fin dei conti,
non è altro che il disegno di una parola, il muoversi di una frase nello
spazio. Ci restano gli occhi e il loro accesso privilegiato alle apparizioni.
Saramago, Di questo mondo e degli altri
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