Dicono che il primo amore sia il più importante.
Ciò è molto romantico
ma non è il mio caso.
Qualcosa tra noi c’è stato e non c’è stato,
è accaduto e si è perduto.
Non mi tremano le mani
quando mi imbatto in piccoli ricordi
e in un rotolo di lettere legate con lo spago
nemmeno con un nastrino.
Il nostro unico incontro dopo anni,
la conversazione di due sedie
intorno a un freddo tavolino.
Atri amori
ancora respirano profondamente in me.
A questo manca il fiato per sospirare.
Eppure proprio così com’è,
è capace di ciò di cui quelli
non sono ancora capaci:
non ricordato,
neppure sognato,
mi familiarizza con la morte.
Wislawa Szymborska
I hold this letter in my
hand
A plea, a petition, a kind
of prayer
I hope it does as I have
planned
Losing her again is more
than I can bear
I kiss the cold, white
envelope
I press my lips against
her name
Two hundred words. We live
in hope
The sky hangs heavy with
rain
I hold this letter in my
hand
A plea, a petition, a kind
of prayer
I hope it does as I have
planned
Losing her again is more
than I can bear
I kiss the cold, white
envelope
I press my lips against
her name
Two hundred words. We live
in hope
The sky hangs heavy with
rain
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