È
possibile amare davvero altre persone? Se mi sento solo e sofferente,
chiunque al di fuori di me è un potenziale conforto: ne ho bisogno.
Ma è possibile amare davvero ciò di cui si ha tanto bisogno? Grossa
parte dell’amore non è forse tenere di più ai bisogni dell’altro?
Come ci si aspetta che io subordini il mio bisogno soverchiante ai
bisogni di un altro che non posso neanche sentire direttamente?
Eppure se non riesco a farlo sono condannato alla solitudine, cosa
che decisamente non voglio… rieccomi quindi a tentare di superare
il mio egoismo per motivi di interesse personale. Esiste una via
d’uscita da questa trappola?
DFW,
Considera l’aragosta
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