Da
nessuna parte ho sentito la mia vita tanto giustificata, quanto sul
ponte di una nave. Tutto al suo giusto posto: le viti, le lamiere, i
tubi, i cavi, i condotti d’aria, gli strumenti di navigazione; e io
stesso che registro il perenne mutamento rimanendo nello stesso
punto. Un mondo completo, autosufficiente, costituito, mi risponde e
gli rispondo, entriamo insieme come un sol corpo nel pericolo e nel
prodigio.
Nave
perenne il mio paese.
Odisseas
Elitis
Nessun commento:
Posta un commento