Ti
ringrazio, cuore mio:
non ciondoli, ti dai da fare
senza
lusinghe, senza premio,
per innata diligenza.
Hai settanta
meriti al minuto.
Ogni tua sistole
è come spingere una
barca
in mare aperto
per un viaggio intorno al mondo.
Ti
ringrazio cuore mio:
volta per volta
mi estrai dal
tutto,
separata anche nel sonno.
Badi che sognando non
trapassi quel volo,
nel volo
per cui non occorrono le
ali.
Ti ringrazio, cuore mio:
mi sono svegliata di nuovo
e
benché sia domenica,
giorno di riposo,
sotto le
costole
continua il solito viavai prefestivo.
Wislawa Szymborska, Al mio cuore, di domenica
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