sabato 2 luglio 2022

Sabato


Era alla luce terribilmente sabato,

quel sole infimo che annunzia svogliatezze

mentre nella piazza fino a dentro le mie finestre

chiuse si muoveva il mercato prolungato.

L'ultima offerta e poi si chiude. Poi la festa

untuosa e il silenzio. Già si smontavano

i banchetti con la ferocia trasandata

della fine. Forse era possibile

una corsa per prendere qualcosa, forse

restava qualche cassetta ancora non riposta.

Ma non mi decidevo a quella corsa.

Quando scendevo era ormai tardi

tra i mucchi di foglie di carciofi

e i pomodori sfatti dove una vecchietta china

correva rapace alla riscossa di mezze mele

di peperoni buoni per tre quarti.

Ma io non cercavo frutta marcia o fresca,

io volevo soltanto la certezza

della settimana che finisce,

dell'occasione persa.

Patrizia Cavalli, Poesie per colazione-153








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