mercoledì 31 agosto 2022

Dedica

 

Ti voglio dedicare una poesia

adesso che sono vivo

e posso vederti, posso abbracciarti.

Tu non mi fai recintare la luce,

non mi fai dire cose già concluse.

A volte mi chiedo

che amicizia sarebbe la nostra

se tu non fossi mio figlio.

Ti scrivo per dirti

che il mio amore per te è scandaloso

e voglio che sia chiaro a tutti,

voglio che sia detto senza reticenza.

Io ti dono questo mio stare sparso

e conficcato dentro uno spavento

che non passa.

Averti vicino è un soffio di bene,

è qualcosa di più

della paura che abbiamo in ogni cuore.

Come fai ad essere così forte

tu che sei figlio di un tremore?


Franco Arminio, Lettera a Livio

 



 

 

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