Antonia Pozzi, poetessa milanese morta suicida a 26
anni.
Il 15 settembre 1937, pochi mesi prima del suicidio,
scrive ad una amica :
Perché è così: prima si sbaglia, ci
si perde, ci si arrampica per astratte impalcature intellettuali, finché la
vita un bel giorno comincia, coi suoi gesti leggeri e sapienti, a richiamarci a
lei: è come aprire gli occhi ad un tratto e ritrovarsi su una striscia di prato
al sole, vicino alle pietre e alle piante. Il senso della vita non è più
sparso, nel cervello, nelle mani, negli occhi, ma è tutto raccolto nel centro
del petto, come un enorme fiore o come una corazza: e il domani non è più che
portare sempre più in avanti quel fiore, sereni, eretti, per una grande strada
bianca.
(Antonia
Pozzi, 1937)
Nessun commento:
Posta un commento