domenica 26 agosto 2012

Daniil Charms




« C'era un uomo con i capelli rossi, che non aveva né occhi né orecchie. Non aveva neppure i capelli, per cui dicevano che aveva i capelli rossi tanto per dire. Non poteva parlare, perché non aveva la bocca. Non aveva neanche il naso. Non aveva addirittura né braccia né gambe. Non aveva neanche la pancia, non aveva la schiena, non aveva la spina dorsale, non aveva le interiora. Non aveva niente! Per cui non si capisce di chi si stia parlando. Meglio allora non parlarne più. »

(Daniil Charms, Quaderno Azzurro, n. 10, 1937)




Daniil Ivanovič Juvačëv  (San Pietroburgo, 30/12/1905 – Leningrado, 2/02/1942) fu uno scrittore, poeta e drammaturgo sovietico surrealista, conosciuto con lo pseudonimo di Daniil Charms.              
A partire dalla fine degli anni venti i suoi versi anti-razionalistici, le sue ideazioni teatrali non conformiste, e i suoi comportamenti pubblici inneggianti al decadentismo e alla illogicità fecero guadagnare a Charms - che amava apparire in guisa di un dandy inglese - la fama di un eccentrico geniale ma folle all'interno dei circoli artistici e culturali di Leningrado. Arrestato una prima volta il 10 dicembre 1931, condannato a tre anni di lavori forzati, commutati dopo sei mesi in esilio a Kursk, Charms venne nuovamente arrestato il 23 agosto 1941 durante l'assedio di Leningrado: internato, morì il 2 febbraio 1942 nella clinica psichiatrica detentiva di Novosibirsk. È stato ufficialmente riabilitato nel 1956.  
 (da Wikipedia) 



Fin dai tempi antichi gli uomini riflettevano su che cos’è l’intelligenza e che cos’è la stupidità. A questo proposito, io ricordo il caso seguente: quando mia zia mi ha regalato la scrivania, io mi sono detto: «Ecco qua, mi siedo al tavolo, e il primo pensiero che comporrò a questo tavolo sarà particolarmente intelligente». Ma a comporre un pensiero particolarmente intelligente non ci sono riuscito. Allora mi sono detto: «Va bene. Non sono riuscito a comporre un pensiero particolarmente intelligente, allora comporrò un pensiero particolarmente stupido». Ma anche a comporre un pensiero particolarmente stupido, non ci sono riuscito. Tutte le cose estreme da fare sono molto difficili. Le parti centrali si lascian trattare più facilmente. Il centro esatto non richiede nessuno sforzo. Il centro è l’equilibrio. Lì, non c’è nessuna lotta. 



“quando comprate un uccello guardate sempre se ci sono i denti o se non ci sono. Se ci sono i denti, non è un uccello”.








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