Tra
cani e gatti la mia preferenza è così grande che non mi
accadrà mai di fare paragoni tra di loro. Non ho una attiva
antipatia per i cani, più di quanta io l’abbia per le scimmie, gli
esseri umani, i commercianti, le vacche, le pecore o i pterodattili:
ma per il gatto ho provato un rispetto particolare e affetto sin dai
primi giorni della mia infanzia. Nella sua perfetta grazia e
superiore autosufficienza ho visto un simbolo della perfetta bellezza
e della spassionata impersonalità dell’universo stesso,
oggettivamente considerato, e nella sua aria di silenzioso mistero
risiedono per me tutta la meraviglia e il fascino dell’ignoto. Il
cane fa appello a banali e facili emozioni; il gatto alle più
profonde fonti d’immaginazione e di cosmica percezione nella mente
umana. Non è un caso che i contemplativi egiziani, assieme a
successivi spiriti poetici come Poe, Gautier, Baudelaire e Swinburne,
erano tutti sinceri adoratori dell’agile gatto. (…)
Il cane dà, ma il gatto è.
Il cane dà, ma il gatto è.
H.P.Lovercraft,
Cats and dogs
SPETTACOLARE !
RispondiEliminaQuegli occhi trasudano di suprema saggezza evolutiva millenaria.
Rob
PS I cani sono anche brave bestie piú o meno stupide ma non c'è paragone con i gatti. Sono come il lato e la diagonale del quadrato: grandezze incommensurabili nel senso matematico della definizione.
e trasudano anche amore, checchè se ne dica i gatti sanno essere molto affettuosi, anche se lo dimostrano in maniera diversa dai cani (perchè poi affetto non deve significare per forza fedeltà cieca e assoluta); Misha in questa foto fatta da mia figlia stava guardando me, e come per tutti i siamesi io sono l'oggetto/soggetto unico e insostituibile che lui ha scelto di amare...
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