Adesso,
che ho superato già tanti dolori e posso leggere il mio destino come
una mappa piena di errori, quando non sento nessuna compassione di me
stessa e posso passare in rassegna la mia esistenza senza
sentimentalismi, perché ho trovato una relativa pace, lamento
soltanto la perdita dell'innocenza. Mi manca l'idealismo della
gioventù, del tempo in cui esisteva ancora per me una chiara linea
divisoria tra il bene e il male e credevo che fosse possibile agire
sempre in accordo con principi inamovibili.
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