Un
prete.
Cosa,
di più, non saprei (si accettano suggerimenti).
Lavoro
in un posto dove ogni giorno muore qualcuno, di solito piuttosto
male, a causa di questa fissazione tanto 1950 di dover far campare la
gente inscheletrita, piena di tubi e piaghe da decubito. Ma si fa
quello che si deve fare.
Tengo in ambulatorio i bimbi dei rifugiati mentre i genitori sono dagli assistenti sociali (credevate che Mr.Buffo Pallo fosse un invenzione?)
Mi fermo sempre con la macchina se vedo che qualcuno litiga/sta male ha bisogno di aiuto e un giorno troverete il mio cadavere in un fosso.
Sto ad ascoltare i regazzetti e le regazzette che mi telefonano disperati la sera perché la vita non ha significato e/o credono di essere incinta/avere l’aids.
Abbiamo accolto una ragazzina in casa per una settimana e la madre l’ha abbandonata. Da noi. In casa nostra. L’ha lasciata a noi.
Vado nella grande città (Milano) e vedo gente sotto i portici che non ha nemmeno la forza di alzarsi da terra. Gli compro il pranzo da McDonald, pur sapendo che sarà uno solo su 364.
Porto i sacchi di sabbia durante l’alluvione e prendo su perché indosso la stessa cerata degli operai del comune che non si sono fatti vedere.
E copro con un sacchetto gli altrui finestrini lasciati aperti quando minaccia di piovere e mi fermo a prendere i cani in mezzo alla strada e ogni mattina faccio la spola per portare i ragazzi extracomunitari appiedati a montare in turno in prosciuttificio e catturo e libero topi/faine/volpi e raccatto la sporcizia sui bordi delle strade quando porto Cthulhu a spasso e infine sono diventato pure vegetariano perché, salvo suggerimenti, non mi viene in mente cosa potrei fare più di così senza prendere e andarmene con Medici Senza Frontiere (cosa che avrei già fatto anni fa se allora non avessi avuto una figlia che aveva bisogno di me).
Tengo in ambulatorio i bimbi dei rifugiati mentre i genitori sono dagli assistenti sociali (credevate che Mr.Buffo Pallo fosse un invenzione?)
Mi fermo sempre con la macchina se vedo che qualcuno litiga/sta male ha bisogno di aiuto e un giorno troverete il mio cadavere in un fosso.
Sto ad ascoltare i regazzetti e le regazzette che mi telefonano disperati la sera perché la vita non ha significato e/o credono di essere incinta/avere l’aids.
Abbiamo accolto una ragazzina in casa per una settimana e la madre l’ha abbandonata. Da noi. In casa nostra. L’ha lasciata a noi.
Vado nella grande città (Milano) e vedo gente sotto i portici che non ha nemmeno la forza di alzarsi da terra. Gli compro il pranzo da McDonald, pur sapendo che sarà uno solo su 364.
Porto i sacchi di sabbia durante l’alluvione e prendo su perché indosso la stessa cerata degli operai del comune che non si sono fatti vedere.
E copro con un sacchetto gli altrui finestrini lasciati aperti quando minaccia di piovere e mi fermo a prendere i cani in mezzo alla strada e ogni mattina faccio la spola per portare i ragazzi extracomunitari appiedati a montare in turno in prosciuttificio e catturo e libero topi/faine/volpi e raccatto la sporcizia sui bordi delle strade quando porto Cthulhu a spasso e infine sono diventato pure vegetariano perché, salvo suggerimenti, non mi viene in mente cosa potrei fare più di così senza prendere e andarmene con Medici Senza Frontiere (cosa che avrei già fatto anni fa se allora non avessi avuto una figlia che aveva bisogno di me).
Immaginatemi
come un prete ma senza la cazzata dell’astinenza sessuale e del
nvlla salvs extra ecclesiam; una via di mezzo tra Obi Wan Kenobi,
David Carradine in Kung Fu e Morgan di The Walking Dead ma per
autodifesa anche un po’ Don Zauker, quindi fatemi il grossissimo
favore di NON STRACCIARMI IL CAZZO sbraitandomi dallo
schermo ‘E TU CON I TUOI DISCORSI BUONISTI COSA STAI FACENDO PER
FERMARE I FASCISTI IN ITALIA?!’.
Di
sicuro cerco di evitare di lussarmi le dita a forza di picchiare
proclami sulla mia tastiera, nel buio isterico della mia camera o
nella frustrazione del mio ufficio, perché queste mi servono per
continuare a fare quel po’ che sto facendo contro la mancanza di
empatia, contro la solitudine, l’insensibilità, l’ignoranza e,
visto che il termine vi è molto caro, contro il ‘fascismo’
(che è un po’ più che fare il saluto romano e urlare DVX MEA
LVX!)
Con
la mano sul cuore: potete dire la stessa cosa?
Caro
Kon, ho letto il suo post "Un prete", non posso che
chiederle di abbracciarsi forte da parte mia per ringraziarla e per
regalarle una piccola manifestazione concreta di umanità in questo
marasma liquido.
Anonimo
Guarda,
mi sono riletto e mi sento pure in colpa perché sembra che mi sia
voluto ergere a chissà chi.
Mi
cadesse un occhio nel tritadocumenti se penso di essere minimamente
migliore o più profondo di una qualsiasi altra persona che mi abbia
letto.
Vado
avanti nella mia quotidianità in una maniera così faticosa che per
ogni cosa buona che sento di aver fatto, parimenti penso di non
essere riuscito ad evitare una mia meschinità o una mia mancanza di
azione.
Ognuno
fa quello che il tempo, la sensibilità e la forza d’animo gli
permettono di poter fare e nemmeno con un coltello alla gola mi
permetterei di giudicare o insegnare con supponenza ad altri cosa
fare del tempo loro concesso.
Era
il semplice sfogo di una persona che sente tanto peso addosso ma
tutto sommato mai così tanto da crollare.
La
vita mi ha preso in ostaggio e io pago il riscatto volentieri.
Comunque
grazie :)
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