La
storia arriva dalla città di Gaya, più precisamente dal sobborgo di
Gehlaur, più precisamente ancora dal quartiere di Atri. Qui, nel
1934 nacque un certo Dashrath Manjhi, e questa è la sua storia.
All’epoca,
a Gehlaur, il quartiere di Atri e quello di Wazirganj, distanti in
linea d’aria poco più di un chilometro, erano separati da un’alta
montagna, che costringeva chi doveva spostarsi da un punto all’altro
a camminare per oltre 70 chilometri per aggirare l’ostacolo, oppure
a provare a passare in mezzo, scalando da un lato e ridiscendendo
dall’altro.
Un
giorno la moglie di Dashrath Manjhi deve andare da Atri a Wazirganj:
prova a passare in mezzo alla montagna, cade, si fa male. È viva per
miracolo. L’uomo capisce che così non si può andare avanti, che
quella piccola comunità rurale deve risolvere quel problema, seppure
sia praticamente senza mezzi.
Dashrath
Manjhi non si perde d’animo, e decide di arrangiarsi con quello che
ha: tempo libero (lavora nei campi dalle 8 alle 13 circa), tanta
forza di volontà e le sue mani. Mani che arma con martello e
scalpello, con cui decide di scavare un passaggio in mezzo alla
montagna. Letteralmente.
È
un giorno non precisato del 1960, ma non ha importanza che giorno
sia, perché l’impresa di Manjhi dura talmente tanto che le date
perdono significato: ogni giorno, tutto il giorno, spesso anche la
notte, si piazza alla base della montagna e incomincia a scavare. E
va avanti per 22 anni.
Va
avanti sino a quando arriva a Wazirganj, senza camminare oltre 70
chilometri, senza scalare nessuna montagna, ma letteralmente
bucandola: in 22 anni, Dashrath Manjhi riesce a creare dal nulla una
“strada” lunga 110 metri e larga 9, sufficiente per permettere il
passaggio di persone, animali e carri. Praticamente da solo, tranne
che negli ultimi anni, quando i suoi increduli concittadini capiscono
che la sua impresa può avere davvero successo.
Manjhi
è morto il 17 agosto del 2007, ma il suo lavoro parla per lui: la
strada che ha scavato è addirittura visibile dal satellite e si
riconosce senza problemi sulle mappe di Google Maps.
Nessun commento:
Posta un commento