lunedì 31 agosto 2020

domenica 30 agosto 2020

sabato 29 agosto 2020

martedì 25 agosto 2020

lunedì 24 agosto 2020

Agosto

 

Controluce a un tramonto
di pesca e zucchero.
E il sole all'interno del vespro,
come il nocciolo in un frutto.
La pannocchia serba intatto
il suo riso giallo e duro.
Agosto.
I bambini mangiano
pane scuro e saporita luna.


F. Garcia Lorca

 






domenica 23 agosto 2020

sabato 22 agosto 2020

venerdì 21 agosto 2020

mercoledì 19 agosto 2020

Fammi essere forte

 

 

Fammi essere forte,
forte di sonno e di intelligenza
e forte di ossa e fibra;
fammi imparare,
attraverso questa disperazione,
a distribuirmi:
a sapere dove e a chi dare
a riempire i brevi momenti
e le chiacchiere casuali
di quell’infuso speciale
di devozione e amore
che sono le nostre epifanie.
A non essere amara.
Risparmiamelo il finale,
quel finale acido citrico aspro
che scorre nelle vene
delle donne in gamba
e sole.

Sylvia Plath

 

 

 

martedì 18 agosto 2020

Dolphins

 

Enzo Maiorca immerso nel caldo mare di Siracusa parlava a poca distanza con la figlia Rossana che era sulla barca pronta anch’essa ad immergersi, all’improvviso si sentì colpire leggermente alle spalle, si girò e vide un delfino. Capì subito che l’animale non voleva giocare, ma esprimere qualcos’altro. Il delfino infatti si allontanò e Maiorca lo seguì a nuoto. Poi l’animale si immerse e lo stesso fece Enzo; a circa 12 metri di profondità, impigliato in una rete di una spadara abbandonata, c’era un altro delfino. Maiorca emerse rapidamente e chiamò a gran voce la figlia perché lo raggiungesse con i due coltelli da sub che erano nella barca.
In pochissimi minuti i due esperti sub riuscirono a liberare il delfino impigliato nella rete, il quale allo stremo delle sue forze riuscì ad emergere e, emettendo quasi “grido umano”, così lo descrisse Maiorca, riuscì a respirare. Un delfino può resistere sott’acqua non oltre 10 minuti, dopodiché affoga.
Il delfino liberato restò un po’ stordito in acqua, controllato da Enzo, Rossana e l’altro delfino. Poi si riprese e, sorpresa! Si scoprì che era una delfina perché da lì a poco partorì un piccolo.
Mamma e cucciolo si allontanarono mentre, il delfino maschio fece un giro intoro ai due umani e si fermò un attimo davanti ad Enzo Maiorca, gli diede un colpetto sulla guancia a segno di gratitudine e poi si allontanò.
 
 

Questa meravigliosa storia commosse tutti i presenti che si alzarono in piedi per un lungo e caloroso applauso. Enzo Maiorca terminò il suo intervento dicendo: “fin quando l’uomo non avrà imparato a rispettare e a dialogare con il mondo animale, non potrà mai conoscere il suo vero ruolo su questa Terra.








domenica 16 agosto 2020

Moon

 

 

 

 

 

 

 

sabato 15 agosto 2020

Choose

 

La grande intelligenza abbraccia, la piccola discrimina

Zhuang-zi

 

 
 
 
 
 
 
 

How to make

 

How to make a 紫砂壶 zishahu 

(Chinese boccaro teapot - Yixing clay teapot)

 

 





mercoledì 12 agosto 2020

lunedì 10 agosto 2020

The apple

 

 

 

 

 

 

 

My cats

 

Lo so. Lo so.
Sono limitati, hanno diverse
esigenze e
preoccupazioni
ma io li guardo e apprendo.
Mi piace il poco che sanno
che in fin dei conti
è molto.
Si lamentano ma
non si angustiano,
avanzano con sorprendente dignità.
dormono con una tale semplicità
che agli umani sfugge.
I loro occhi sono
più belli dei nostri
e possono dormire per venti ore
al giorno
senza esitazione o
rimorso.
Quando mi sento
abbattuto
devo solo guardare
i miei gatti
e mi torna il coraggio.
Studio queste
creature.
Sono i miei
maestri.

Charles Bukowski, My cats






venerdì 7 agosto 2020

Cinefili

 

 

Ai miei occhi, i cinefili erano uno spettacolo più interessante di qualunque film. L’esposizione prolungata a quelle vecchie pellicole era capace, c’è da credere, di modificare la consistenza del loro corpo infagottato in abiti dimessi, privi di qualunque indizio di vanità. Sembrava che avessero depositato all’entrata del cinema ogni ambizione mondana, ogni legittimo desiderio naturale, la memoria stessa della vita vorace e rumorosa che là fuori proseguiva il suo corso inarrestabile. Quando arrivava l’ora della chiusura, e anche l’ultimo titolo di coda svaniva nella luce crudele che si accendeva in sala, li immaginavo incapaci di ritornare veramente alle loro abitudini, alle loro famiglie, alle loro eventuali occupazioni, storditi e astratti come dervisci dopo ore passate a ruotare su un perno invisibile, un vuoto abissale. La loro memoria era prodigiosa, conoscevano tutte le gioie più sottili della classificazione e della discriminazione. La pluralità inesauribile dei film era la fonte di una felicità sempre in grado di rinnovarsi, perché se ognuno di questi aveva un inizio e una fine, un titolo che li delimitava e li distingueva dagli altri, un regista, dei protagonisti, una trama, il Cinema invece era un nastro di Moebius, un’immagine concreta dell’infinito che loro potevano percorrere senza mai tornare sui propri passi, senza mai guardare indietro. Era una felicità, e anche un dolore, perché non c’è desiderio che, per durare nel tempo, non sia fatto di frustrazione e di fallimento. Ognuna di quelle persone di sicuro nutriva la convinzione di non aver ancora visto un certo film, una certa sequenza, una certa inquadratura che avrebbero sciolto l’ultimo sigillo – di non aver ancora afferrato quella che Goethe chiamava “la chiave di tutto”. 

Emanuele Trevi, Sogni e favole

 

 





Someone, not something

 

Good morning

 

 

 

 

 

 

mercoledì 5 agosto 2020

lunedì 3 agosto 2020

domenica 2 agosto 2020

Cheese








Api



La partenogenesi, dal greco παρθένος, vergine, e γένεσις, nascita, significa letteramente nascita verginale e indica appunto un tipo di riproduzione in cui l’uovo si sviluppa senza essere stato fecondato. Tale modalità si ritrova anche in svariate piante e in alcuni animali e insetti. Nel caso delle api, la regina depone uova non fecondate da cui nascono esclusivamente maschi (i fuchi) e uova fecondate, da cui invece nascono per lo più femmine sterili, le api operaie, e una piccolissima parte di api regine.
Si differenziano con la dieta. In pratica le api destinate a diventare regine vengono nutrite con la pappa reale, un prodotto ricchissimo di proteine. Il meccanismo non è ancora chiaro, ma queste proteine hanno l'effetto di metilare il DNA dell'ape e inibire il funzionamento di alcuni geni. Il risultato di questa modificazione epigenetica è l'ape regina.
La regina si accoppia una sola volta nella vita unendosi, durante il volo nuziale, con dodici-quindici maschi e immagazzinando il loro sperma all’interno di un’apposita sacca detta spermateca. I diversi spermatozoi non si mescolano tra loro all’interno della spermateca, ma formano strati che gradualmente feconderanno le uova. Per questo motivo in un certo periodo nascono api per colore, dimensione e predisposizione differenti da quelle nate precedentemente nello stesso alveare. 


 




sabato 1 agosto 2020

Notte


Dal mio quarto piano sull’infinito, nella plausibile intimità della sera che sopraggiunge, a una finestra che dà sull’inizio delle stelle, i miei sogni si muovono con l’accordo di un ritmo, con una distanza rivolta verso viaggi a paesi ignoti, o ipotetici, o semplicemente impossibili.

Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine





1,2,3...









Fireflies



Le lucciole sono coleotteri, appartenenti alla famiglia dei Lampiridi. Sono i produttori di luce più efficienti al mondo, praticamente il 100% della energia coinvolta nella reazione chimica del processo si trasforma in luce. Questo dato è superiore anche a quello delle lampadine moderne: una lampada ad incandescenza, ad esempio, converte in luce circa il 10 per cento dell’energia, il restante 90 per cento viene disperso sotto forma di calore.
La lucciola è invece in grado di impiegare quasi il 100 per cento dell’energia per produrre luce; la reazione chimica avviene assimilando ossigeno che, all’interno di apposite cellule, si unisce ad una sostanza chiamata luciferina, generando una reazione chimica in grado di produrre luce quasi senza calore.
Il caratteristico bagliore, definito bioluminescenza, è finalizzato all’accoppiamento. La femmina può emettere luce per oltre due ore, mentre il maschio solo per brevi istanti.
La causa principale della scomparsa delle lucciole è soprattutto l’utilizzo di pesticidi, che uccidono le larve che invece potrebbero essere ottime alleate degli agricoltori, nutrendosi infatti di lumache, chiocciole e altri insetti dannosi per le colture. 





 

Hello