Le
lucciole sono coleotteri, appartenenti alla famiglia dei Lampiridi.
Sono
i produttori di luce
più
efficienti al mondo, praticamente
il 100% della energia coinvolta nella reazione chimica del processo
si trasforma in luce. Questo dato è superiore anche a quello delle
lampadine moderne: una lampada ad incandescenza, ad esempio, converte
in luce circa il 10 per cento dell’energia, il restante 90 per
cento viene disperso sotto forma di calore.
La
lucciola è invece in grado di impiegare quasi il 100 per cento
dell’energia per produrre luce; la reazione chimica avviene
assimilando
ossigeno che,
all’interno di apposite cellule, si
unisce
ad una sostanza chiamata luciferina, generando
una reazione chimica in grado di produrre luce quasi senza calore.
Il
caratteristico bagliore, definito bioluminescenza, è finalizzato
all’accoppiamento. La femmina può emettere luce per oltre due ore,
mentre il maschio solo per brevi istanti.
La
causa principale della scomparsa delle lucciole è soprattutto
l’utilizzo di pesticidi, che
uccidono le larve che invece
potrebbero
essere ottime alleate degli agricoltori, nutrendosi
infatti di lumache, chiocciole e altri insetti dannosi per le
colture.
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