martedì 15 settembre 2020

Frontiere

 

Su questo antico tratto d'acqua,
fra il campo verde e il pino che copre l'orizzonte
e quella siepe che cresce smodata,
correva nel passato la frontiera.
Era una linea rossa sulle carte
e tra gli uomini un filo di paura.
I merli la varcavano incoscienti
con quella gioia sciocca degli uccelli.
Le rane che giocando si fingevano alghe
nel canale
cambiavano paese come pelle i serpenti
e gracidavano nella stessa lingua
ostinata e rauca
di ogni notte di luna
fin da quando la luna ha nelle rane i suoi più rozzi poeti.
Ma gli uomini, ah, soltanto gli uomini,
sempre estranei al mondo e accecati
dal brillio mortale delle chimere,
si arrestavano incantati qui davanti.
E dal cielo le oche migratrici
che vedevano solo nuvole fra le nuvole
si domandavano:
di che strana materia è fatta la frontiera?

 

José Manuel Fajardo, La frontiera

 


 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento