lunedì 28 settembre 2020

Vergogna

 

Guardateli bene.

Questi sono alcuni dei volti degli indesiderati della #AlanKurdi, sbarcati ieri al Porto di Olbia.

Questi sono gli occhi feroci che hanno mosso alla sacra battaglia i leghisti a quattro mori, persino un loro deputato in testa al manipolo di scalmanati, proconsole longobardo in terra sarda e agitatore di professione.

Sono bambini.

Terrorizzati, vestiti di pochi stracci, intirizziti dal maestrale, accolti da una coperta e protetti dalle nostre forze dell’ordine.

Ma non vi vergognate di essere come siete, voi manifestanti leghisti olbiesi?

Non vi sentite un po’ miserabili a non provare nemmeno un brivido e un moto di rabbia o solidarietà per questi disperati, per l’ingiustizia che subiscono tre volte: costretti a fuggire da casa loro, ad attraversare il mare in tempesta rischiando di morire e poi accolti da insulti e conati di vomito.

Non meritate nemmeno il nostro disprezzo.

Michele Piras

     A Olbia, la folla gridava “ANNEGATELI”.

Una dottoressa stringeva a sé un bambino salvato in mare, coprendogli le orecchie per non farlo ascoltare.

Attorno, i cordoni di polizia tenevano separati i naufraghi da quelli che li volevano aggredire, picchiare, negargli il diritto ad essere portati in salvo sul nostro suolo.

Esattamente, quand’è che siamo diventati questo schifo?

Emiliano Rubbi

 


 

 

 

 

 

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