In quanto un po'
all'antica, ritengo che la lettura sia il più bel passatempo mai escogitato
dall'umanità. L'Homo ludens danza, canta, si produce in gesti pieni di
significato, assume pose, si acconcia, banchetta e celebra elaborate cerimonie.
Non voglio sottovalutare l'importanza di simili passatempi, senza la vita umana
scorrerebbe con una monotonia inimmaginabile e forse andrebbe allo sbando.
Tuttavia si tratta di azioni di gruppo su cui aleggia, più o meno percettibile,
quel certo odore da addestramento militare collettivo. Con un libro in mano,
l'Homo ludens è libero. Almeno nella misura in cui gli è concesso esserlo. È
lui a stabilire le regole del gioco, obbedendo soltanto alla propria curiosità.
Gli è dato di leggere sia libri intelligenti, dai quali apprendere qualche
cosa, sia libri sciocchi, perché anche da quelli è possibile ricavare
informazioni. È libero di non leggere un libro sino alla fine e di cominciarne
un altro dall'ultima pagina, risalendo verso l'inizio. È libero di farsi una
risatina là dove non è previsto, o di soffermarsi inaspettatamente su parole
che poi ricorderà per tutta la vita. È libero infine, e nessun altro
passatempo lo consente, di prestare ascolto alle argomentazioni di Montaigne
o di fare un tuffo nel Mesozoico.
da Letture Facoltative
di Wislawa Szymborska
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