COME AUTOGIUDICARSI CON OBIETTIVITÀ E, EVENTUALMENTE, PUNIRSI
Una cosa che mi ha sempre
stupito è come tutti siano sempre convinti di essere nel giusto. Certo ci sono
anche quelli che fanno cose ingiuste sapendo di farle e ci provano gusto, ma
sono pochi. Si chiamano sadici. Ogni tanto qualcuno di loro prende il potere e
rade al suolo mezzo pianeta, ma per fortuna non succede spesso, solo due o tre
volte al secolo. Per il resto ognuno, chiunque sia, qualsiasi cosa abbia fatto
nella vita, anche la più terribile, è sempre convinto di essere uno dei
rarissimi casi di persona giusta in un mondo di carogne.
Il motivo è semplice:
ognuno ha sempre una valida ragione per spiegare a se stesso quello che fa
(evado le tasse perché sono troppe, picchio i figli per educarli, uccido la
gente per migliorare il mondo), mentre quando giudica gli altri giudica solo le
azioni e ignora le ragioni (evade le tasse perché è una carogna, picchia i
figli perché è una carogna, uccide la gente perché è una carogna). Fa sempre
impressione vedere come uno usi tutte le cautele e i riguardi quando giudica se
stesso e poi con gli altri vada giù piatto come uno zerbino. Ogni tanto
bisognerebbe provare a fare il contrario.
Così succede che per
quanto uno sia convinto di essere giusto, buono e sexy, esiste sempre almeno
una persona che invece lo considera una carogna. Dico “almeno una persona”, ma
in realtà di solito sono molte di più, all’incirca tutti gli altri. Quindi la
domanda è: come si fa a sapere se si è veramente giusti o se, come tutti, si dà
solo per scontato di esserlo?
Un modo c’è: basta
chiedersi “come mi troverei in un mondo dove tutti si comportassero esattamente
come me?”. Se la risposta è “bene” allora sono giusto, se è “male” sono
ingiusto, se è “mio dio che banalità” sono ingiusto e ipocrita. Facile, no?
Esempio. Sei solito
urlare, battere i pugni sul tavolo e inzupparti la maglietta di saliva appena
qualcuno ti dà torto? Non c’è niente di cui vergognarsi, lo fanno anche i
neonati. Ora immagina che la stessa cosa la facciano gli altri con te. “Beh, ma
io faccio così perché ho ragione, gli altri invece lo fanno quando hanno
torto”. Perfetto, questa è precisamente la tipica risposta di una persona
ingiusta. Una persona giusta avrebbe detto “mi piace da matti, adoro la gente
che mi sfonda i timpani di insulti e, se proprio devo dirla tutta, il massimo è
quando mi fracassano il boccale di birra sul naso”.
Chi fa le cose di cui è
solito lamentarsi (evadere, picchiare, uccidere), non importa quanto siano
valide le ragioni per cui le fa, è lui stesso una delle carogne che tanto
disprezza, e lo è proprio secondo i suoi stessi criteri di giudizio. È triste
riconoscerlo, lo so, ma se ne può comunque ricavare qualche soddisfazione, per
esempio si può mettere la testa fuori dal finestrino e sputare contro vento.
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