sabato 20 dicembre 2014

Telethon



A esprimere con pacata chiarezza il proprio, personale dissenso verso Telethon e i test sugli animali, è il giornalista piemontese Elso Merlo, direttore responsabile di Rete Canavese Tv, attraverso un video che da alcuni giorni suscita grande dibattito. Vale senz’altro la pena di ascoltare gli argomenti di Merlo, che muove le proprie obiezioni a un sistema obsoleto ancorché crudele, dominato dalle multinazionali del farmaco. Interessate, queste ultime, a che le persone – i consumatori - vivano a lungo ma in assenza di salute, mentre nessuna delle malattie su cui fa leva la famosa maratona rivolta ai donatori è stata debellata, osserva il giornalista, a dispetto delle migliaia di miliardi raccolti da Telethon fra il 1989 a oggi: “A cosa serve continuare a sperimentare sugli animali? A cosa serve questa vecchia ricerca di inizio 900 in mano alle baronie, alle lobby del potere farmaceutico e non solo, se non ad alimentare loro stesse?” si chiede, citando fra l'altro diverse associazioni eccellenti nell’assistenza ai malati più gravi, le quali si dissociano dalla sperimentazione animale.
“Non sono un talebano delle grandi battaglie, né un antispecista e nemmeno animalista. Farei torto agli animalisti veri. Sono solo uno che si preoccupa del futuro, anche il mio. Vorrei che la gente incominciasse a guarire da malattie considerate incurabili. Ho rispetto dei volontari, di chi non la pensa come me” conclude “ma fa male al cuore veder strumentalizzati i bambini, i malati, per cercare di portare soldi a chi ne fa il proprio business, e non la nostra salute”.
Intanto è stata tumultuosa la protesta contro Telethon che si è svolta venerdì sera fuori dagli studi Rai di Roma, dove si svolgeva la diretta di una raccolta fondi.  Organizzata da Pae-Partito animalista europeo, Animalisti Italiani Onlus, Memento Naturae, Irriducibili Toscani, Istinto Animale, la manifestazione, che a quanto pare ha visto intervenire con energia un gran numero di poliziotti, si è conclusa con due attivisti portati via in ambulanza, altri al pronto soccorso, due arresti e un fermo. Al centro delle rimostranze animaliste, appunto, la vecchia ricerca promossa da Telethon basata sulla sperimentazione animale: secondo molti scienziati di nuova generazione (e non solo), un sacrificio industriale e non predittivo, date le profonde diversità che dividono le specie, quando non gli stessi individui. Tumori, malattie genetiche rare, virus, sono in costante aumento, a dispetto di metodi crudelissimi con cui ogni anno si torturano e uccidono milioni e milioni di esemplari. Gli animalisti, inoltre, puntano l’indice contro trasparenza e efficacia del sistema stesso, che assorbirebbe enormi risorse nella realizzazione della maratona Telethon, nonché in una dispersiva serie di progetti e pubblicazioni, finendo col destinare davvero alla ricerca solo una parte dei colossali introiti.






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