Oggi
che la mia vita è cambiata così tanto, ci sono momenti in cui
ripenso agli anni della mia prima infanzia e mi ritrovo a dire: Non
era poi chissà quale tragedia. E forse non lo era. Ma ci sono anche
momenti in cui, all’improvviso, mentre percorro un marciapiede
assolato, o guardo la chioma di un albero piegata dal vento, o vedo
il cielo di novembre calare sull’East River, mi sento invadere
dalla consapevolezza di un buio talmente abissale che potrei urlare,
e allora entro nel primo negozio di vestiti e mi metto a
chiacchierare con una sconosciuta dei modelli di maglioni appena
arrivati. Deve essere il sistema che adottiamo quasi tutti per
muoverci nel mondo, sapendo e non sapendo, infestati dai ricordi che
non possono assolutamente essere veri.
Eppure,
quando vedo gli altri incedere sicuri per la strada, come se non
conoscessero per niente la paura, mi accorgo che non so cos'hanno
dentro. La vita sembra spesso fatta di ipotesi.
Elizabeth
Strout, Mi chiamo Lucy Barton
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