Il
singolo, a ben guardare, ha sempre tutto contro di sé e di fronte a
tutto deve sempre fare i conti con se stesso, in un processo che, per
sua natura, può essere sempre e soltanto un processo mortale.
La
vita o l'esistenza non sono altro che l'incessante e in effetti
ininterrotto disperato tentativo di salvarsi da tutto sotto tutti gli
aspetti possibili, cercando scampo nel futuro che ogni volta altro
non fa se non riaprire questo identico infinito, mortale processo.
La massa rifiuta già il singolo pensiero, figuriamoci l'attività del pensare, perché altrimenti ne sarebbe annientata all'istante, e così abbiamo a che fare con una massa completamente spensierata che in fondo non si oppone a nulla, ma si oppone sempre all'attività del pensiero.
La massa rifiuta già il singolo pensiero, figuriamoci l'attività del pensare, perché altrimenti ne sarebbe annientata all'istante, e così abbiamo a che fare con una massa completamente spensierata che in fondo non si oppone a nulla, ma si oppone sempre all'attività del pensiero.
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