Quando
si parla di resistenza alla morte, sembra si tratti soltanto della
propria morte. Ma questo sarebbe troppo poco. Non sarebbe niente.
Come far comprendere a fondo, al di là di ogni dubbio, che si tratta
invece della morte in quanto tale, e forse non solo e non tanto della
durata troppo breve della vita quanto piuttosto dell'azione della
morte, che è un'azione tossica.
La morte è la nostra piaga cancerosa, infetta tutto ciò con cui viene in contatto. Lo squarcio della morte nel corso di una qualsiasi vita è sempre ovunque possibile. Teniamo conto della morte, anche quando non la stiamo aspettando.
La cosa sorprendente è che noi, tuttavia, viviamo come se non avessimo nulla a che fare con la morte. Questo doppio binario: vederla ovunque e tenerla nondimeno lontana; riconoscere che a tutti spetta la morte ma negare che spetti anche a noi (perché si costruiscono case, si fanno progetti, si stipulano assicurazioni), questo doppio binario è, per così dire, la menzogna fondamentale dell'esistenza.
La morte è la nostra piaga cancerosa, infetta tutto ciò con cui viene in contatto. Lo squarcio della morte nel corso di una qualsiasi vita è sempre ovunque possibile. Teniamo conto della morte, anche quando non la stiamo aspettando.
La cosa sorprendente è che noi, tuttavia, viviamo come se non avessimo nulla a che fare con la morte. Questo doppio binario: vederla ovunque e tenerla nondimeno lontana; riconoscere che a tutti spetta la morte ma negare che spetti anche a noi (perché si costruiscono case, si fanno progetti, si stipulano assicurazioni), questo doppio binario è, per così dire, la menzogna fondamentale dell'esistenza.
Elias Canetti, Il libro contro la morte
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