domenica 26 gennaio 2020

Corvi


Molti, molti anni fa’, mi raccontò ‘quando gli alberi e le montagne erano ancora le cose più grandi che esistevano, e grosse belve si aggiravano sulla Terra, i cantastorie si sedevano intorno a un fuoco a raccontare storie così meravigliose che facevano danzare e ridere la gente, e piangere anche, perché pure piangere è necessario a volte. Sentendo quelle storie così belle, i corvi decisero che le parole degli uomini dovevano essere scritte e conservate a futura memoria. Cos’ donarono le loro piume ai cantastorie, quindi si morsero la lingua perché le loro bocche si riempissero di sangue. Il sangue di un corvo sgorga nero come un cielo notturno. Scuro come l’inchiostro. In quel sangue così buio i cantastorie  intinsero le piume e si accinsero a scrivere ciò che sino a quel momento avevano solo narrato a voce. Pagina dopo pagina, i corvi offrirono fedelmente piume e sangue. Il loro sacrificio permise alle storie degli uomini di prendere il volo da un mondo all’altro’ 

Tiffany McDaniel, Il caos da cui veniamo


 




 

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