lunedì 8 giugno 2020

Numeri



I dodici Apostoli, i due ladroni (Alì bebè, il figlio piccolo e gli altri trentotto), i tre dell’Ave Maria, i quattro più quattro di Nora Orlandi, Natalino Otto, Franco primo e Franco quarto, il trio Lescano, Duilio, 007, sette spose per sette fratelli, i tre porcellini, quarantaquattro gatti in fila per sei riporto di due, quindici uomini quindici uomini sulla bara del morto, la rosa dei venti, Biancaneve e i sei nani (purtroppo Mortolo non c’è più), le sette meraviglie del mondo (me escluso) sono solo alcuni esempi (18) di cosa possono i numeri ed i loro derivati.
(...)
I numeri, come scoprì Irvin Kateg, si dividono in più categorie: numeri romani (er sette, er due), numeri arabi o da masticare, numeri illeggibili (ventiyyhrrq, quaraspppllkk, ottwantiiiii), numeri del telefono (051/9445567 oppure 0432/561243…), numeri del lotto (sedici, quattro, settantasette e soprattutto l’otto), numeri dozzinali (quel cacchio di sei, quello schifo di nove…), numeri civici (44, 12, 34 e potrei farne tanti altri perché in quella strada conosco un sacco di gente), numeri limitanti (29 e basta, sedici e basta, undicimilioni e basta), numeri limitanti se non di più (44 basta e avanza, sei miliardi basta e avanza e così via), numeri inespressi ma di qualità (conosco un ragazzo che a ventisette anni ha vinto la maratona Tangeri Brno Tangeri Brno Tangeri Brno Tangeri Brno Tangeri Osaka Brno Tangeri e appena è arrivato è andato a correre la marcialonga Bombay Longa Bombay… – Dici davvero? Sì, quel ragazzo ha dei numeri…), numeri di scarpe, di targhe, di guanti.
Il mondo è dominato dai numeri (volete un esempio? Il mio papà ha il 49 di scarpe pur avendone due sole. Ne volete un altro? Il mio papà no).

A. Bergonzoni











Nessun commento:

Posta un commento