Questo non è un libro di ricordi. Questo libro è la storia della mia vita, il tentativo di raccontare questa vita seguendo un ordine cronologico e di scoprirne il significato. Ho amato e amo la vita, e non meno della vita (ma neanche di più) amo il suo significato. Scrivo di me nel passato e nel presente, e parlo del passato con il mio linguaggio del presente. In momenti diversi mi è capitato di scrivere brani di memorie e, quando parlavo di me stessa, non mi sentivo completamente a mio agio, era come se imponessi al lettore un protagonista che egli non si aspettava da me. Qui parlerò più di me che di tutti gli altri presi insieme, quasi tutto riguarderà me, la mia infanzia, la mia giovinezza, gli anni della maturità, i miei rapporti con gli altri, ecco il disegno di questo libro. Il mio pensiero vive non soltanto nel passato (come memoria), ma anche nel presente (come coscienza di me stessa nel tempo). Il futuro può anche non esserci affatto, o essere breve, schematico e frammentario.
Berberova, Il corsivo è mio
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