Autoritarie, paralizzanti, circolari, a volte ellittiche, le frasi a effetto, dette anche scherzosamente briciole d’oro, sono una piaga maligna, tra le peggiori che hanno infestato il mondo. Diciamo ai confusi, Conosci te stesso, come se conoscere se stessi non fosse la quinta e più difficile operazione delle aritmetiche umane, diciamo agli abulici, Volere è potere, come se le realtà bestiali del mondo non si divertissero a invertire tutti i giorni la posizione relativa dei verbi, diciamo agli indecisi, Comincia dal principio, come se quel principio fosse il capo sempre visibile di un filo male arrotolato che bastasse tirare e continuare a tirare per giungere all’altro capo, quello della fine, e poi, fra il primo e secondo, avessimo fra le mani una linea retta e continua dove non c’era stato bisogno di sciogliere nodi né districare strozzature, cosa impossibile che accada nella vita dei gomitoli e, se ci è consentita un’altra frase a a effetto, nei gomitoli della vita. Cominciamo dal principio… Puro inganno di innocenti e sprovveduti, il principio non è mai stato il capo nitido e preciso di una linea, il principio è un processo lentissimo, tardivo, che richiede tempo e pazienza perché si capisca la direzione in cui vuole andare, che tasta il cammino come un cieco, il principio è solo il principio, ciò che ha fatto vale tanto quanto niente.
José Saramago, La caverna
Nessun commento:
Posta un commento