C’è
una felicità, una gioia
nell’anima che è stata
sepolta
viva in ciascuno di noi
e dimenticata.
Non si tratta di uno
scherzo da bar
né di tenero, intimo umorismo
né di
amicizia affettuosa
né un grande, brillante gioco di
parole.
Sono i superstiti sopravvissuti
a ciò che accadde
quando la felicità
fu sepolta viva, quando essa
non guardò
più
dagli occhi di oggi, e non si
manifesta neanche
quando
uno di noi muore – semplicemente ci allontaniamo
da
tutto, soli
con quello che resta di noi,
continuando ad
essere esseri umani
senza essere umani,
senza quella
felicità.
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