Il
peggior massacro della storia.
Quasi 1.500 delfini sono stati
massacrati nella più atroce e sanguinosa grindadrap – la caccia
“tradizionale” ai cetacei – mai eseguita nella storia delle
isole Faroe. Un intero pod di lagenorinchi acuti (Lagenorhynchus
acutus) composto da adulti, femmine incinte e piccoli è stato spinto
verso riva dalle imbarcazioni dopo un lungo inseguimento, fatto
spiaggiare e crudelmente macellato da uomini armati di coltelli. Mai
erano stati uccisi così tanti delfini in un'unica, spietata azione.
Le famigerate grindadrap sono già ampiamente note per la ferocia, le
immagini raccapriccianti e il mare che si tinge di rosso sangue, ma a
causa del numero spropositato di esemplari coinvolti, l'ultima
mattanza si è trasformata in uno dei più gravi e orrendi atti
perpetrati dall'uomo ai danni della natura. È stato un tale massacro
da essere considerato illegale persino da alcuni dei residenti della
baia in cui sono stati ammazzati i delfini.
A raccontare cosa è
accaduto nell'arcipelago atlantico l'organizzazione ambientalista
senza scopo di lucro Sea Shepherd, da moltissimi anni impegnata nella
tutela della fauna marina in ogni angolo del pianeta. Alle Isole
Faroe conduce la campagna “Operation Bloody Fjords” (Operazione
Fiordi Insanguinati), nata per documentare quanto accade nelle baie
della morte e sensibilizzare l'opinione pubblica.
Durante l'azione molti delfini sono stati orrendamente mutilati dalle eliche delle barche, come mostrano le immagini diffuse da Sea Shepherd. Nel caos più totale gli animali semi-spiaggiati sono stati presi uno ad uno e barbaramente accoltellati dietro la testa, per recidere il midollo spinale. Questo metodo atroce ha provocato sofferenze inaudite – molti sono morti dopo minuti di agonia – e diffuso terrore tra i delfini ancora vivi, costretti a nuotare nel sangue dei membri della propria famiglia massacrati, in attesa del proprio destino. Molti sono stati trascinati sulla terraferma ancora vivi e agonizzanti, con le mani o con corde legate alle pinne caudali. Nel drammatico video di 10 minuti diffuso sulla pagina facebook di Sea Shepherd si possono vedere i piccoli strappati dalle madri e accoltellati senza pietà, esemplari che si dimenano nel mare lordo di sangue per sopravvivere, mentre gli uomini li bloccano e colpiscono con violenza. Nessuno delfino è sopravvissuto a questa mattanza.
Sterminare un intero pod di circa 1.500 delfini (1.428, per l'esattezza), significa cancellare dalla faccia della Terra un'intera cultura, il patrimonio genetico di animali sociali e intelligenti spazzati via con ferocia disumana, ma che invece ha veramente tanto di umano.
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