venerdì 3 settembre 2021

Solitudine

 

Poiché siamo imparentati con Dio, sarebbe sconveniente trattarlo da estraneo, senza contare che la nostra solitudine, su scala più modesta, evoca la sua. Ma, per modesta che sia, non ci schiaccia di meno, e quando si abbatte su di noi come una punizione e richiede, per essere sopportabile, capacità e talenti soprannaturali - dove rifugiarci, se non accanto a colui che, escludendo l’episodio della creazione, fu sempre tagliato fuori da tutto? Il solo va verso il più solo, verso il solo, verso colui i cui lati negativi restano, dopo l’avventura del sapere, il nostro unico retaggio. Le cose sarebbero andate diversamente se fossimo stati inclini alla Vita. Avremmo allora conosciuto un’altra faccia della divinità e forse, oggi, avvolti in una luce pura, non contaminata da tenebre né da alcun elemento diabolico, saremmo senza curiosità e immuni dalla morte come gli angeli.

E. Cioran, La caduta nel tempo

 


 


Nessun commento:

Posta un commento