domenica 27 febbraio 2022

Il mare

 

A me, il mare ha invaso l’infanzia come invade le spiagge della riviera francese, nelle notti di luna. Sono venuto su con questo spettacolo negli occhi. Allaga ancora adesso ogni ricordo e lo riduce a una finestra spalancata. Lo spazio deserto, il limite che non si può misurare. Il mare ti insegna a fissare il vuoto.
È la terra che io non so guardare: il profilo morbido delle colline, l’ostacolo di una montagna, l’aria rassicurante delle città. Ho bisogno sempre di avere un orizzonte di fronte, ma questa necessità mi espone a molte insidie. Vorrei poter imparare che il paesaggio più necessario è quello dove si fermano le cose, e si possono toccare. Avere l’appiglio contadino di un oggetto, l’ombra di una presenza intorno. E invece ho nella testa sempre questo gioco di correnti, questa esagerazione di sogni e di incubi, tra l’aiuto degli dei e le orche assassine. 

Fabio Stassi, La lettrice scomparsa

 


 

 

 

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