martedì 12 aprile 2011

E.A.Poe

Io appartengo a una stirpe nota per vigore di fantasia e ardore di passione. Gli uomini mi hanno chiamato pazzo; ma ancora non è risolta la questione se la pazzia sia o non sia l'intelligenza più elevata, se molto di ciò che è glorioso, se tutto ciò che è profondo, non scaturisca da una malattia del pensiero - da umori della mente esaltati a spese dell'intelletto generale.
Coloro che sognano a occhi aperti avvertono cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte. Nelle loro grigie visioni essi afferrano squarci d'eternità, e svegliandosi vibrano intimamente nello scoprire di essere stati sul limitare del gran segreto.
A tratti, imparano qualcosa della sapienza che riguarda il bene, e qualcosa di più sulla pura conoscenza del male. Penetrano, benché senza bussola e timone, nel vasto oceano della “ luce ineffabile”  e ancora, "hanno violato il mare delle tenebre, per esplorare che cosa vi fosse".


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