domenica 1 luglio 2012

Altrove




La stazione


Il mio arrivo nella città di N.
è avvenuto puntualmente.

Eri stato avvertito
con una lettera non spedita.

Hai fatto in tempo a non venire
all'ora prevista.

Il treno è arrivato sul terzo binario.
E' scesa molta gente.

L'assenza della mia persona
si avviava verso l'uscita tra la folla.

Alcune donne mi hanno sostituito
frettolosamente
in quella fretta.

A una è corso incontro
qualcuno che non conoscevo,
ma lei lo ha riconosciuto
immediatamente.

Si sono scambiati
un bacio non nostro,
intanto si è perduta
una valigia non mia.

La stazione della città di N.
ha superato bene la prova
di esistenza oggettiva.

L'insieme restava al suo posto.
I particolari si muovevano
sui binari designati.

E' avvenuto perfino
l'incontro fissato.

Fuori dalla portata
della nostra presenza.
Nel paradiso perduto
della probabilità.

Altrove.
Altrove.
Come risuonano queste piccole parole.

(Wisława Szymborska)

 

    


We live, we love we don't know what to be
Walking through this desert called reality
And I wonder if we see the sky?
If the well of hope is running dry
We push, we fall, we don't know where to be
Walking and stumbling through reality
But I wonder if we see the sky?
If we see the creatures crawl and fly?

How to see it? How to be it?
Is it simple? I think we should know by now
Where are you going? What are you knowing?
Is it simple? I think we should know by now 






 

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