« Ma che siamo noi, che siamo?... Formicole che s'ammazzano
di travaglio in questa vita breve come il giorno, un lampo. In fila
avant'arriere senza sosta sopra quest'aia tonda che si chiama mondo, carichi di
grani, paglie, pùliche, a pro' di uno, due più fortunati. E poi? Il tempo
passa, ammassa fango, terra sopra un gran frantumo d'ossa. E resta, come segno
della vita scanalata, qualche scritta sopra d'una lastra, qualche scena o
figura. »
Vincenzo Consolo, Filosofiana
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