Il 18 Luglio 2012 l’inferno di Green Hill (a Montichiari, Brescia) è stato posto sotto sequestro dal Corpo Forestale dello Stato. Da allora il destino di circa 2.400 cani di razza Beagle, destinati alla vivisezione, può essere cambiato e le associazioni animaliste italiane sono pronte a collaborare e fare il massimo per aiutare queste creature innocenti anche in nome ed in memoria di quei cani che a Green Hill sono morti tra atroci ed indicibili sofferenze.
Da venerdì 25 Luglio 2012 i cani di Green Hill saranno pronti per essere affidati alle associazioni di volontariato che si occupano di animali da compagnia e delle loro adozioni. Tra i molti richiedenti, saranno selezionate (con criterio, si auspica…) le famiglie più idonee ad accogliere questi cani e a curarli ed amarli per sempre.
Chiunque viva e lavori a qualsiasi titolo nei Canili e nei Gattili d’Italia sa benissimo quanto sia particolare il periodo estivo: le adozioni crollano, gli animali (abbandonati, malandati e soli) arrivano da ogni parte ed in continuazione, il lavoro aumenta in maniera esponenziale e tutto quello che fai sembra non riuscir mai a bastare.
Green Hill e tutti gli accadimenti relativi hanno invertito questa tendenza, almeno nelle richieste di adozione. Gli adottanti, per i Beagle scampati alla vivisezione, arrivano da ogni parte del paese. Il cuore degli Italiani sembra essersi aperto e lo ha fatto in maniera scalpitante e frenetica!... E noi, dai Rifugi per animali soli ed abbandonati, restiamo a guardare…
Lungi da me voler far polemica su ciò che muove la gente a decidere, estemporaneamente e con tanta convinzione, di adottare un cane di Green Hill. Lungi da me voler indagare le motivazioni per cui, agli occhi di molti, un Beagle su cui si voleva sperimentare sia più attraente di un cane che non ha mai conosciuto l’amore (pur avendo forse, in origine, una famiglia), che è stato lasciato da solo su una strada, fortunatamente recuperato e portato in canile e poi mai più notato, guardato e voluto.
Non voglio sollevare controverse ed irrisolvibili questioni, anche perché, dopo gli orrori di Green Hill, si può solo rimanere in silenzio e tentare di rimediare.
Vorrei soltanto aver la forza ed il coraggio di poter credere che l’entusiasmo dilagante e lo straordinario desiderio di dare un futuro a quei poveri cani, salvati finalmente, dopo mesi e mesi di lotte, siano genuini e pensati e che significhino un impegno per la vita, valutato e scelto consapevolmente.
Niente ha importanza se le adozioni dei Beagle di Green Hill saranno consapevoli.
Nulla dobbiamo dire se adottare un Beagle (un cane che peraltro possiede grandi doti di testardaggine, caparbietà ed indipendenza) salvato da un laboratorio di vivisezione sarà una scelta ragionata, maturata dall’amore e dalla riflessione. Niente altro importa se ci si è veramente chiesti cosa questa scelta comporti e se, veramente, i nostri comportamenti rispecchiano un solo pensiero, che dice che TUTTI i cani sono uguali!!!
Queste righe sono per Beagle di Montichiari, per tutti i Beagle del Mondo, per ogni animale recluso, maltrattato e vivisezionato. Queste righe sono ancora una volta lo spunto per ricordare altri cani, che non saranno mai famosi e mai arriveranno agli onori delle cronache, ma che, ai nostri occhi ed ai nostri cuori, saranno per sempre parte di ciò che anche i cani di Green Hill rappresentano: un simbolo dell’animalismo e della lotta alla crudeltà verso i più deboli.
Nessun commento:
Posta un commento