Si può
morire, restando vivi. Si muore in molti modi, in certi dolori senza nome,
nella morte del prossimo, e soprattutto nella morte di chi si ama e nella solitudine
prodotta dalla totale assenza di possibilità di comunicare, quando non possiamo
raccontare a nessuno la nostra storia. Questo è morire, è morte attraverso il
giudizio di quelli che dovrebbero ascoltare ed entrare senza perché all'interno
della nostra vita.
Vivere è convivere, e
si muore quando la convivenza si fa impossibile perché chi convive interpone e
arrocca il suo giudizio sulla persona viva, sopra tutto ciò che nasce solamente
quando lo si condivide.
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