lunedì 26 gennaio 2015

Con-vivere



Si può morire, restando vivi. Si muore in molti modi, in certi dolori senza nome, nella morte del prossimo, e soprattutto nella morte di chi si ama e nella solitudine prodotta dalla totale assenza di possibilità di comunicare, quando non possiamo raccontare a nessuno la nostra storia. Questo è morire, è morte attraverso il giudizio di quelli che dovrebbero ascoltare ed entrare senza perché all'interno della nostra vita.  
Vivere è convivere, e si muore quando la convivenza si fa impossibile perché chi convive interpone e arrocca il suo giudizio sulla persona viva, sopra tutto ciò che nasce solamente quando lo si condivide.

Maria Zambrano

 


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