Non sentirti mai un reietto. Un reietto, fratello mio, è qualcosa
che non esiste, perché a questo mondo forse non esiste nulla, ma proprio nulla
degno di essere desiderato. E tuttavia tu devi avere dei desideri, dei desideri
anche appassionati. Ma per evitarti di arrivare al punto di struggerti, mettiti
bene in testa questo: di altamente desiderabile non c’è nulla, proprio nulla.
Tutto è marcio. Sì, senza dubbio c’è al mondo un cosiddetto progresso, ma non è
che una delle molte bugie messe in giro dagli affaristi per poter spremere
tanto più sfacciatamente e cinicamente denaro dalla massa. Oggi la massa è
diventata lo schiavo, e l’individuo è lo schiavo del grandioso pensiero di
massa. Non c’è più niente di bello né di egregio. Il bello, il buono e il
giusto devono essere il tuo sogno. Dimmi: sai sognare?
Tutto quanto è guasto, è dimezzato, ha perso grazia e
splendore. Le nostre città scompaiono a precipizio dalla crosta terrestre.
Grandi massicci occupano il posto già occupato dalle case d’abitazione e dai
palazzi principeschi. Il pianoforte, fratello caro, e lo strimpellio che fa
tutt’uno con esso! I concerti e il teatro scendono di gradino in gradino verso
un punto sempre più fondo. Sì, c’è sempre qualcosa come una società che dà il
tono, ma i toni della gravità e della finezza, quelli non sa più farli vibrare.
Ci sono dei libri… in una parola, non perderti mai d’animo. Resta povero e
disprezzato, amico mio.
Robert
Walser, Jakob von Gunten
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