giovedì 19 novembre 2015

Anime fiammeggianti



Ci sono molti fuochi,
ci sono fuochi che mangiano e fuochi che bevono.
C'è un fuoco che respinge il fuoco
e uno che lo attira,
c'è un fuoco che genera e un fuoco che consuma,
c'è un fuoco che illumina e uno che confonde.

Ci sono anime determinate dal fuoco, a loro tocca bruciare 

e tante sono le possibilità del bruciare quante le anime che bruciano.
Diverse in tutto e a loro volta cumulabili in grandi famiglie.
Braci e tizzoni covano nella cenere, 

sono riconoscibili solo al contatto diretto.
Bisogna toccarli, smuoverli, stringerli, aggiungere dell'altro 

per rendersene conto, e non è facile. 
Possono far male, molto male, inaspettato.

I fuochi fatui si illuminano un attimo, non hanno consistenza.
Uno scoppio di volontà e tutto finisce
adatti ad un mondo virtuale occupano per un attimo il luogo dell'apparenza.
Belli,
possibili, inutili, in forte crescita.
Possono solo confondere, per un attimo. Basta un sorriso a farli svanire.

Le anime fiammeggianti sono visibili sempre, anche da lontano, anche se distratti.
Si possono evitare.
Non nascondono la loro essenza, come potrebbero?
A guardarle da lontano riempiono gli occhi
a starle a sentire palpitano e scoppiano. 

Troppo vicine fanno male, scottare è la loro natura.
Possono far bene, molto bene. Scaldano, illuminano, consolano, ma
bisogna essere predisposti, ardere.

-Giovanni Lindo Ferretti-







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