Fatto
degno di nota: non c'è silenzio frivolo, silenzio superficiale. Ogni
forma di silenzio è essenziale. Quando lo si assapora, si conosce
automaticamente una sorta di supremazia, una strana sovranità. È
possibile che ciò che si designa con interiorità non sia
nient'altro che un'attesa muta. Perciò, non c'è «vita vera» o,
semplicemente, vita spirituale che non implichi la morte
dell'immagine e della parola, la distruzione – nel più profondo
dell'essere – di questo mondo e di tutti i mondi. L'esperienza
mistica, al suo limite estremo, si identifica con la beatitudine di
un supremo rifiuto.
Emil Cioran
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